Parte un tour-de-force da non credere. Dal 29 aprile fino al 21 maggio (giorno ancora da definire per la partita contro la Sampdoria) si giocherà ogni 3 giorni. Serie A e Champions League arrivano nel loro momento clou: c’è da decidere ancora molto nel finale di stagione del Milan. Ma nelle prossime 7 partite in 22 giorni, di certo, è impossibile rivedere sempre i soliti interpreti.
Una delle questioni fondamentali che i tifosi si sono posti nel corso della lunghissima stagione è quella riguardante la panchina: i sostituti sono davvero al livello dei campioni d’Italia? In molti casi i cambi si sono rivelati dispiacevoli sorprese, tra le poche apparizioni in campo e le giocate inspiegabili create dai loro piedi. Focus al centrocampo però, perché l’attacco è già stato oggetto di più discussioni e la difesa ha ricevuto i giusti complimenti quando chiamata in causa.
I SOLITI NOTI
Quando si pensa alla metà campo del Milan attuale, in testa passano subito i nomi di Sandro Tonali, Ismael Bennacer e Rade Krunic. Il numero 8 sta bene lì dov’è, con la capacità di lettura sulla linea di mediana (cosa non scontata visti i movimenti verticali che fa in campo), ed i due ex Empoli hanno imparato a reggere il gioco sulla trequarti con movimenti intelligenti. Le lacune di uomini che devono giocare più avanti hanno obbligato Pioli ad inventare un triangolo fisso, i quali vertici possono essere intercambiabili ma mai sostituibili. E se, per qualche motivo, dovessero saltare le prossime partite (tutte decisive)?
CHIAMATI IN CAUSA
Tiémoué Bakayoko, Yacine Adli, Tommaso Pobega e Aster Vranckx. La scelta deve essere obbligata: più spazio ai sostituti. Nei prossimi 20 e passa giorni Pioli dovrà far toccare il campo a chi, purtroppo, non si è reso ancora utile (nonostante le qualità indubbie, sia chiaro) alla causa rossonera. Tra questi nomi l’ex Torino è quello che ha offerto qualche spunto in più, tra belle occasioni sotto porta sfruttate e l’ottimo lavoro nel riciclo del pallone. Il suo stop pre-Lecce può essere un problema per il giro delle sostituzioni, ma Bakayoko, quando entrato, ha offerto il suo ottimo fisico ed inaspettatamente può ritrovarsi a combattere in questo finale di stagione, e compensare così l’assenza del numero 32.
Adli e Vranckx sono ottimi giocatori, ma poco utili per la loro inesperienza. Il belga, più dell’ex Bordeaux, è riuscito a giocare di più, ma non ha mai dato la sensazione di essere affidabile in tutti i 90 minuti. Lo sarà in futuro, ma ad oggi è giusto pensare a lui per le partite contro Cremonese e Sampdoria. Adli, infine, lo si può vedere più come trequartista, dove regna il caos delle gerarchie tra Krunic, De Ketelaere, Diaz e Bennacer. Le sue qualità possono essere misurate un po’ più indietro? Per giocare nel Milan deve essere disposto a tutto, ed il suo talento può aiutarlo.