Nella gara di Salerno, che ha segnato la ripresa del campionato del Milan, è tornata la catena di destra rossonera, quella titolare. Davide Calabria e Alexis Saelemaekers, infatti, si erano entrambi infortunati ad Empoli, lo scorso 1 ottobre. Da lì in poi un lungo calvario che ha costretto il Milan a dover fare a meno dei due titolari su quella fascia per tre mesi. In quella posizione, soprattutto dietro, si sono alternati Dest, Kalulu e tentativi di difesa a tre, vista la contemporanea assenza di Alessandro Florenzi. Al posto del belga, invece, ha giocato quasi sempre Junior Messias, con qualche apparizione, in quella posizione, anche di Brahim Diaz, Ante Rebic e Rade Krunic. Forse non è un caso, però, che al ritorno dei veri titolari del ruolo, i rossoneri hanno ritrovato brillantezza, lucidità e compattezza. Dieci tiri nello specchio a uno, tante occasioni create e pochissime concesse. Al netto dei tanti gol divorati, il Milan di Salerno è stato senza dubbio uno dei migliori della stagione e lo è stato con la catena destra titolare che è tornata a disposizione.
Calabria e Saelemaekers, i migliori interpreti per la catena di destra
Ora, non vogliamo certo far intendere che Davide Calabria e Alexis Saelemaekers siano diventati dei fenomeni e restano, anche se in continuo miglioramento stagione dopo stagione, dei calciatori con alcuni limiti, soprattutto tecnici. La catena di destra rossonera, però, con loro in campo funziona decisamente meglio. Calabria è il terzino destro più puro che Stefano Pioli ha a disposizione. In fase difensiva risponde sempre presente, fa i suoi compiti in maniera ordinata e diligente, non disprezza una discreta fase offensiva e da capitano aggiunge quel carisma in più che di certo non fa mai male. Saelemaekers, invece, interpreta il ruolo di esterno alto in maniera moderna. Ha spunto e piglio per svariare anche in altre zone del fronte offensivo, riesce a ripiegare più volte in zona difensiva durante la partita e ha la dote di saper saltare l’uomo e creare la superiorità numerica. Insomma, la buona prestazione di Salerno è figlia anche del recupero per intero della catena di destra titolare che deve comunque avere in Dest e Messias delle alternative pronte all’uso e ad ogni evenienza.
Catena di destra, ecco perché è fondamentale
La caratteristica fondamentale e più importante della catena di destra rossonera è quella, però, di offrire equilibrio e di poter permettere a Pioli e alla squadra di sprigionare tutta la potenza e l’esplosività della catena sinistra, vero punto di forza del Milan. Theo Hernandez e Leao, c’è poco da fare, sono i veri fuoriclasse della squadra rossonera e sono quelli che più di chiunque altro può fare la differenza in qualsiasi momento del match. Chiaro è, però, che i due qualcosa concedono in fase di non possesso e quando la palla ce l’hanno gli avversari. Leao torna poco, e a volte male, Theo, nonostante i costanti miglioramenti anche in fase difensiva, non può essere per caratteristiche un terzino difensivo. Ecco che, la catena di destra, diventa fondamentale per dare alla squadra i giusti equilibri. E, nel garantire questi ultimi, nessuno è più idoneo proprio dei due calciatori che rientravano a Salerno: Davide Calabria e Alexis Saelemaekers.