HomeIn evidenzaBudget per il mercato? No grazie, non cadiamo in inutili provocazioni

Budget per il mercato? No grazie, non cadiamo in inutili provocazioni

Clima sereno fuori, tempesta dentro. Sembra essere questa la situazione societaria del Milan all’indomani della vittoria del 19o scudetto. A detta dei giornali. Già perché domani sarà un mese esatto da quando i rossoneri alzavano la coppa a Reggio Emilia.

LA PARABOLA DEL MILAN

Quattro settimane. Le prime due trascorse via lisce come l’olio tra un festeggiamento e l’altro e quel silenzio dei detrattori che sapeva di musica celestiale. Il dirottamento da Investcorp a RedBird prima, le parole di Maldini dopo, i primi campanelli d’allarme. Il Milan incassa due pugni come i pugili sul ring. KO. Per gli altri. Una sconfitta, un campionato perso, avrebbero sicuramente avuto meno peso di quanto ne è stato dato a queste due notizie.

Dai titoloni fino alle solite opinioni da bar che hanno solo cambiato la stagione d’appartenenza e la location. Dai discorsi di campo, dalla rosa inferiore a quelle delle dirette concorrenti, dal “questo scudetto il Milan non lo vincerà“, che sono stati il tormentone invernale, si è passati ai discorsi extra-campo ovvero la società, il mercato, una situazione al limite del grottesco ed altre cose così. Per arrivare al culmine “Milan il Leicester d’Italia“. “Lo scudetto del Milan? Un miracolo sportivo” dicevano altri.

Uno smantellamento annunciato, con Maldini e Massara pronti a dire addio, con gli obiettivi Botman e Renato Sanches che sfumano uno dietro l’altro, con il rinnovo di Leao che non si farà ed il giocatore seguirà le orme di Donnarumma, Calhanoglu e Kessie. Un tema arduo quello dei rinnovi, da ammettere, ma neanche a fare così. È metà giugno per tutti ed al momento sono solo chiacchiere. Colpi ufficiali ancora non se ne vedono quasi da nessuna parte. Il mercato ufficialmente partirà a luglio ma il Milan è stato già beffato un paio di volte, senza contare il mistero di chi lo farà questo mercato visto che Maldini e Massara sembrano avere le valigie in mano.

E come se non bastasse spuntano già i primi #RedBirdout. Ancora prima di cominciare. Che ricorda qualcosa. Che alla fine ha portato fortuna. L’invito è dunque quello di continuare. Continuare a parlare di un Milan in difficoltà, di un Milan beffato sul mercato, di un Milan con un budget che non supera i 50 milioni di euro per l’intera sessione, di un Milan senza dirigenti. Così come è stato durante la stagione.

Tutto ciò erano e sono delle inutili provocazioni. Tutto ciò ha portato allo scudetto. Tutte le difficoltà si sono sciolte come neve al sole ed hanno fatto sì che il Milan vincesse contro tutto e tutti. Sarà così anche sul mercato? Questo nessuno lo sa, ma ancora è presto. L’importante è non dividere i tifosi, da giugno fino ad agosto loro dovranno solo festeggiare. Al resto ci penserà la società. Che c’è. È viva. E vuole continuare a stupire.

Milan: Gerry Cardinale, Paolo Maldini (Photo by AC Milan/AC Milan via Getty Images)
Milan: Gerry Cardinale, Paolo Maldini (Photo by AC Milan/AC Milan via Getty Images)

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