HomePrimo PianoBrahim Diaz non illumina più: virare sull’alternativa o aspettarlo?

Brahim Diaz non illumina più: virare sull’alternativa o aspettarlo?

La scorsa estate, il Milan decise di puntare su Brahim Diaz, per quando riguarda il ruolo delicato del trequartista. Lo spagnolo, dopo le 27 presenze in campionato, con 4 gol e 4 assist, doveva dare conferma di quanto mostrato. L’inizio di stagione del numero dieci, sembrava promettere molto bene: 3 gol subito, e 3 assist, sempre nella prima metà di stagione. Poi il buio più totale, per quella che pare la sconfitta più grande del Milan di PioliIl ruolo, lo sappiamo, è il più delicato. A ridosso delle punte, fondamentale per il fulcro del gioco, e proprio su di lui, il peso di dover creare le iniziative importanti per trovare la via del gol. Ma lo spagnolo non si accende più, non incide e non lascia il segno.

Analizzando le sue gare, è evidente che i due problemi principali sono: la fisicità e la mentalità. Il classe ‘99, è in evidente crisi quando deve affrontare un avversario più possente di lui. Nonostante abbia il baricentro basso e faccia molta leva sulle gambe, Brahim non riesce quasi mai a vincere contrasti. E non riuscire a recuperare la seconda palla, oppure non uscire vincitore in un contrasto, porta spesso alle ripartenze degli avversari. Proprio per questo motivo, il mister gli preferisce l’ivoriano Kessie, che, nonostante abbia meno qualità, compensa con la cattiveria negli ultimi metri e la capacità realizzativa maggiore, almeno in questa stagione. Forse, però, ciò che preoccupa di più è lo stato psicologico del ragazzo. Dopo il Covid, l’ex Real Madrid e Manchester City non si è più ripreso. Come se le sue certezze siano crollate, e la determinazione che ha sempre avuto, si è vista solo a sprazzi. Perché, riallacciandoci al discorso fisico, anche nella scorsa stagione aveva la stessa struttura fisico, però riusciva a recuperare molti più palloni, ed a giostrare meglio le azioni. Quindi, alla base di tutto, c’è proprio l’aver perso convinzione.

Milan: Theo Hernandez e Brahim Diaz (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez e Brahim Diaz (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Il Milan ha bisogno del ragazzo di Malaga, perché per vincere le gare contro avversari chiusi, serve la qualità, la giocata che illumini. La sua intelligenza calcistica, il suo spunto, non possono mancare, soprattutto a 7 giornate dalla fine, con la squadra che si gioca così tanto. Probabilmente nella trasferta di Torino, il mister gli preferirà (giustamente) Kessie, ma la speranza è che lui possa segnare nei minuti in cui verrà utilizzato, e che possa sbloccarsi definitivamente, lasciandosi alle spalle un periodo opaco, in cui ha determinato solo nel Derby di ritorno. Se Maldini e Massara hanno deciso di rinnovare il prestito, è perché sono i primi a credere in lui. Così come i tifosi, che continueranno ad incitarlo, fino alla fine di questo campionato, in cui la posta in palio è davvero molto alta. Per questo motivo, la domanda sorge spontanea: bisogna continuare a puntare su di lui, o cercare una valida alternativa? L’idea, per queste ultime giornate, potrebbe essere l’attacco a due, con Ibrahimovic e Giroud titolari, così da provare a segnare con continuità. Viste, soprattutto, le grandi difficoltà nel trovare la via del gol, sia contro il Bologna, che nelle ultime settimane.

Milan-Bologna: Brahim Diaz e Jerdy Schouten (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Bologna: Brahim Diaz e Jerdy Schouten (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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