Si legge Bergamo ed inevitabilmente la fotografia è quella di Pioli e i suoi ragazzi che corrono verso il campo ad abbracciarsi, perché dopo 8 lunghi anni il Milan torna a competere nell’amata Champions League. Una fotografia in cui non può non esserci uno spazio significativo per Frank Kessie, che per ben due volte si è presentato davanti al dischetto con la sua classica freddezza. Un Kessie leader, consapevole, il simbolo di un Milan umile e determinato. C’è addirittura chi crede che l’ivoriano debba essere il nuovo capitano, perché dopo una stagione così ‘Il Presidente’ è diventano un’icona ed il rapporto con i rossoneri, nonostante il rinnovo in scadenza, sembra indissolubile. A confermare questa tesi ci sono poi le parole durante le Olimpiadi: “quando torno sistemo tutto”. Scadenza non rispettata. Motivo per cui, due mesi dopo, ‘il caso’ Kessie fa discutere parecchio.
4 mesi dopo, il mondo alla rovescia
Stefano Pioli, da uomo saggio qual è, ha provato ad addolcire la situazione in conferenza stampa: “Frank è molto forte, i suoi atteggiamenti durante la settimana sono i migliori possibili: professionalità, dedizione e lavoro. Non è ancora al 100% e ci sta”. D’altronde nessuno mette in dubbio l’applicazione del ragazzo, che è normale possa avere dei cali fisici dopo una stagione in cui non si è mai fermato, ma è altrettanto vero che in questi mesi abbiamo visto troppi errori non ‘da Kessie’. Possiamo citare il rigore fallito con la Lazio, ma anche l’ingenuità di martedì in Champions League. Per quanto la decisione sia stata severa, probabilmente un Frank più tranquillo avrebbe avuto la lucidità e il buon senso di prendersi meno rischi, non permettendo all’arbitro di fischiare.
Ancora a Bergamo, la grande occasione
Ora Pioli ha un compito importante: restituire al Milan il vero Kessie. Che non può essere questo. Domani sera, ancora a Bergamo, c’è un’occasione da non buttare. E chissà se Frank, tornando indietro con la mente di un qualche mese, non decida di ‘sbloccarsi’ proprio lì, dove ha chiuso i giochi qualificazione. Anche perché quest’anno di alternative ce ne sono parecchie dunque è necessario stare al passo. Bennacer ha brillato contro l’Atletico Madrid e Tonali sta dimostrando di poter essere un titolare del Milan a tutti gli effetti. E poi c’è Bakayoko. Kessie, quello vero, ha tutte le carte in regola per ripetere quanto di buono fatto la stagione precedente e Bergamo può essere il primo passo. Molto dipenderà dalle scelte di Pioli, ma la partita di domani rimane un’occasione che Frank non può più lasciarsi scappare.