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Attacco se ci sei batti un colpo. Tra emergenze e Champions a rischio, ora servono i gol

Dopo la sosta per le Nazionali, ora torna il campo e per il Milan sarà un mese chiave, un mese in cui c’è bisogno dell’attacco per evitare brutte sorprese in Champions League e nello stesso tempo continuare la marcia quasi perfetta in Campionato. I rossoneri si apprestano a rituffarsi nel calcio giocato e ad affrontare sei match in meno di un mese con la consapevolezza di chi è primo in classifica, ma anche con la necessità di migliorare alcune lacune che si sono comunque viste in questo inizio di stagione. Juventus, Paris Saint Germain, Napoli, Udinese, Paris Saint Germain ancora e Lecce saranno test importantissimi, ma soprattutto diranno molto sul futuro dei rossoneri, specialmente in Champions League. Ed è proprio lì che il Diavolo non può più sbagliare, ma soprattutto dovrà cominciare a fare una cosa che fino ad ora è maledettamente mancata: i gol. Eh sì, perché proprio dall’attacco ci si aspetta sempre di più e, al netto di una fase difensiva pressoché perfetta e delle tante occasioni sprecate, è davvero impensabile che i rossoneri si trovino ancora a zero reti realizzate nella competizione continentale per club più importante. I match contro Newcastle e Borussia Dortmund hanno fatto vedere un buon Milan, ma senza quella cattiveria e quel cinismo che ora contro il Paris Saint Germain non potranno assolutamente mancare se si vuole avere ancora qualche speranza di superare il primo turno.

Attacco discreto in Campionato, ma ora serve di più

Milan: Christian Pulisic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Christian Pulisic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

L’attacco del Milan, però, non deve solo essere letale in Champions League. Anche in campionato, infatti, nonostante la media di due gol a partita ed il quinto attacco della Serie A, i rossoneri non sono sempre stati cinici come avrebbero dovuto esserlo. Soprattutto nelle sfide con Verona, Lazio e Genoa, la squadra di Pioli ha evidenziato nuovamente quei problemi di cattiveria sotto porta che hanno condizionato fortemente l’andamento della scorsa stagione. E, se nella complicata partita di Marassi le occasioni sono state effettivamente poche, contro Verona e Lazio, il Milan avrebbe dovuto chiudere molto prima i match, sfruttando al meglio le occasioni avute. Nel big match di San Siro di domenica sera contro la Juventus l’attacco, ad esempio, se si vorranno avere maggiori possibilità di portare a casa l’intera posta in palio, dovrà rispondere presente e non dovrà perdersi in giocate fine a se stesse e superficialità o poca cattiveria. Si dovrà cercare di capitalizzare al meglio le occasioni che la squadra riuscirà a creare anche per riuscire ad ovviare ai problemi della difesa. Oltre all’assenza pesante di Theo Hernandez, infatti, il Milan dovrà rinunciare al suo portiere titolare, Mike Maignan e, purtroppo, anche alla sua riserva, Marco Sportiello che ha accusato un fastidio muscolare. Dovrebbe toccare al terzo portiere Antonio Mirante che non gioca una partita ufficiale da circa due anni e mezzo e che necessariamente avrà un po’ di ruggine nelle braccia. I ragazzi di Pioli, quindi, dovranno mettere in preventivo qualche possibile sbavatura difensiva e colpire con l’attacco senza pietà.

Attacco: i singoli. Da Giroud a Leao, ecco chi deve fare di più

Milan-Lazio: Rafael Leao e Elseid Hysaj (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Lazio: Rafael Leao e Elseid Hysaj (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Quando si parla di attacco, ovviamente, si intende l’intera fase offensiva e si spera anche nell’apporto dei centrocampisti in inserimento e in qualche occasione da palla inattiva (due elementi su cui il Milan fin qui ha potuto contare molto poco). Non bisogna dimenticarsi però nemmeno dei singoli. In questo mese prima della prossima sosta mancherà per un problema muscolare Samuel Chukwueze che fin qui comunque non era mai entrato nei gol della compagine rossonera. Toccherà ancora una volta alla vena realizzativa di Christian Pulisic, a segno anche con la propria Nazionale, e alla sua capacità di accentrarsi e trovare la porta. Gli altri, invece, dovranno per forza di cose alzare l’asticella. Rafael Leao ha realizzato tre gol e tre assist fin qui e spesso è risultato imprendibile per le difese avversarie e, allo stesso tempo, miniera d’oro per i suoi compagni in fase realizzativa. Ora, però, ci sarà bisogno anche di qualche suo gol in più e di un pizzico di cinismo in più sottoporta. Okafor quando è stato impiegato il suo lo ha fatto, ora bisogna che trovi continuità di prestazioni e rendimento. Giroud, invece, fondamentale come portiere nei concitati minuti finali di Genova, dovrà ritrovare una rete su azione che manca dal 21 agosto. Certo, l’età avanza per tutti, ma è lui ancora il titolare al centro dell’attacco rossonero e da lui ci si aspettano i gol pesanti, quelli decisivi, quelli che ha sempre fatto. E poi, infine, c’è Luka Jovic fin qui a secco anche a causa dello scarso utilizzo. A Genova ha esordito dal 1′ ed ha mostrato segni di miglioramento col passare dei minuti, ora dovrà continuare a crescere e magari risultare importante e decisivo nelle occasioni che gli verranno concesse da qui alla prossima sosta.

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