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Dalla Juventus… alla Juventus: Mirante e l’occasione a sorpresa. Lui e non Nava?

Con il numero 83… Antonio… Mirante!“. Germano “Gegio” Lanzoni, storico speaker rossonero a San Siro, sta scaldando la voce per domenica sera. A meno di sorprese di formazione (Bartesaghi con la maglia numero 95 potrebbe essere l’unica), l’ultimo nome tra i titolari annunciato prima dell’ingresso in campo sarà quello del portiere. Niente Mike Maignan, niente Marco Sportiello: a difendere i pali della porta rossonera sarà il numero 83: Antonio Mirante.

Sarà un Milan-Juventus caratterizzato dalle assenze: Maignan, Sportiello, Theo Hernandez, Bennacer, Chukwueze i sicuri per i padroni di casa; Danilo, Alex Sandro, De Sciglio, Fagioli, Pogba i sicuri per gli ospiti. E poi i dubbi: Kalulu, Krunic, Loftus-Cheek da una parte, Chiesa e Vlahovic dall’altra (il serbo sembra però recuperato così come i tre rossoneri).

La notizia dell’infortunio di Marco Sportiello è stata un fulmine a ciel non troppo sereno, non solo per il meteo odierno. Ora che il Milan ha trovato un secondo portiere di sicuro affidamento, come già dimostrato in questa stagione, la prova si fa ancora più ardua: bisogna testare il terzo. Giusto puntare sull’ex Roma o meglio concedere una chance al giovane Lapo Nava?

Mirante o Nava?

Antonio Mirante, 40 anni, Castellammare di Stabia, 193 cm, portiere. Lapo Nava, 19 anni, Milano, 189 cm, portiere. Che cosa li accomuna? Che cosa li differenzia? Entrambi si trovano dinanzi ad una possibile chance, per il primo una delle ultime della carriera, per il secondo la prima in assoluto.

L’estremo difensore classe ’83 non gioca titolare una partita dal 6 maggio 2021: Roma-Manchester United 3-2, semifinale di ritorno di Europa League. 898 giorni dopo potrebbe ritrovare una maglia dal 1′. Arrivò in rossonero a stagione già cominciata, quella dello scudetto, 2021-2022. Era ottobre, la squadra doveva far fronte, tanto per cambiare, ad un’emergenza tra i pali per l’infortunio di Mike Maignan: venne tesserato da svincolato per fare il secondo a Tatarusanu.

369 presenze in Serie A in carriera dall’annata 2005-2006 ad oggi: 515 gol subiti, 115 clean sheet. Maglie di Juventus, Sampdoria, Parma, Bologna, Roma e ora Milan, con cui ha già raccolto, seppur da subentrato, un’apparizione: Milan-Hellas Verona, ultima giornata 2022-23. Pioli gli concesse gli ultimi minuti al posto di Mike Maignan.

L’estremo difensore classe 2004 nell’ultima stagione ha raccolto 28 presenze in Primavera 1 e 9 in Youth League con la maglia rossonera agli ordini di Ignazio Abate: 43 gol subiti e 12 clean sheet totali. Non ha alcun tipo di esperienza in prima squadra, se non in panchina. Quest’anno è rimasto per fare il quarto portiere e allenarsi con i grandi: domenica dovrebbe essere il secondo portiere, pronto in caso di necessità.

I numeri parlano chiaro e anche il contesto. È improbabile lanciare un giovane di questo tipo in una sfida così importante. Il fatto che Mirante non giochi da tempo non basta: l’esperienza accumulata e la conoscenza del gioco lo rendono di diritto l’attuale numero uno tra i pali, in assenza di Maignan e Sportiello. Nava deve invece ancora crescere sotto alcuni aspetti fondamentali, come le uscite e la gestione del pallone tra i piedi: l’età è dalla sua parte, ma schierarlo contro la Vecchia Signora in un San Siro tutto esaurito sarebbe un rischio troppo grande. In Serie A tutto partì con la maglia della Juventus per il numero 83 e domenica, a meno di clamorose sorprese, potrebbe anche essere l’ultima nel massimo campionato, questa volta contro la Juventus.

Milan: Antonio Mirante (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Antonio Mirante (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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