L’ultimo mese del Milan sul rettangolo di gioco è stato tra i più difficili dell’intero 2021. L’uscita di scena dalla Champions League, i passi falsi contro Fiorentina, Sassuolo e Udinese, conditi ovviamente dalla solita dose di infortuni che non smette di perseguitare l’infermeria in casa rossonera.
Stefano Pioli ed il suo staff hanno dovuto troppo spesso cambiare gli interpreti da schierare dal primo minuto nelle singole partite disputate nell’arco di quest’ultimo mese e mezzo di stagione. Tra il Covid, i problemi muscolari e le contusioni, l’infermeria del Milan è praticamente sempre piena.
Grandi nomi tra le assenze, ma la più pesante…
Le assenze che sembrano pesare di più a questo punto della stagione, e anche quelle di cui si parla maggiormente, sono quelle dei calciatori che soprattutto nel reparto offensivo, sanno fare la differenza: Giroud, Rebic, Leao, adesso anche Pellegri. I rossoneri hanno così provato a trovare delle vie secondarie (e probabilmente anche terziarie) per sopperire alle medesime assenze e trovare comunque la giusta chiave per portare a casa le partite.
Fattore Calabria. E se il reparto offensivo mostra grandi difficoltà, lo stesso – in parte – si può dire della fase difensiva di questo Milan, che ha perso lucidità ed efficacia soprattutto da quando Davide Calabria ha dovuto alzare bandiera bianca proprio a causa di un problema di natura muscolare, con la Nazionale di Mancini.
Florenzi e Kalulu hanno provato a sostituire nel migliore dei modi l’assenza del numero 2 rossonero, ma non con gli stessi risultati. Quell’assenza passata in secondo piano rispetto a tutte le altre. Quell’assenza tanto silenziosa quanto pesantissima nello scacchiere di Pioli.