Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Marciò Amoroso dos Santos, ex attaccante di Milan e Udinese, ha parlato così alla vigilia della partita tra le due squadre, tra ricordi ed attualità. Ecco le sue dichiarazioni;
Su Messias e i brasiliani del Milan: “La tradizione si è un po’ persa e mi dispiace. Ai miei tempi eravamo io, Serginho, Dida, Cafu, Kakà. Fa strano, ma la società è sulla strada giusta. Sta riportando il Milan dove merita. Junior mi piace, la sua storia mi ha colpito molto. Ha dribbling, un bel passo, può fare la differenza“.
Sull’esperienza al Milan: “L’orgoglio di aver giocato con i campioni. Arrivai a gennaio 2006, dopo aver vinto il Mondiale per Club e la Libertadores con il San Paolo. Vieri andò a Monaco per prendersi il Mondiale, io a Milano per tornare in nazionale e volare in Germania. Ero il quarto attaccante, giocai solo 4 partite, Ancelotti preferiva Sheva, Gila e Inzaghi. Giusto così. Galliani mi voleva dai tempi di Udinese. Dopo Helveg, Zaccheroni e Bierhoff cercò di acquistare anche me, ma costavo troppo“;
Sul pronostico: “Rossoneri favoriti. Sono da scudetto. Occhio all’Udinese però, squadra imprevedibile. Se Beto ingrana sono guai“.