L’ex capitano rossonero Massimo Ambrosini, è stato protagonista di un’intervista sulle colonne dell’edizione questa mattina in edicola di Tuttosport, parlando, tra le varie cose, anche di Rafael Leao: “Adesso è il giocatore più decisivo della Serie A, per il tipo di consapevolezza che ha preso di sé stesso. E per l’efficacia e la concretezza che mette ora nel proprio gioco. Vale più di 100 milioni? Non mi piace fare questi discorsi, diciamo solo che è un giocatore che vale e varrà tanti soldi. Ma se Jack Grealish è stato pagato dal Manchester City 117 milioni…“.
Ambrosini poi prosegue: “La partita di ritorno, a San Siro, col Chelsea non deve essere considerata, parliamo di una gara falsata dopo venti minuti. Il Milan ha sbagliato il match di Londra, ma può capitare di perdere allo Stamford Bridge contro un rivale così forte. Per il resto col Salisburgo probabilmente i rossoneri avrebbero potuto fare qualcosa di più, ma il cammino è quello. I ragazzi di Pioli sono ancora padroni del loro destino anche in Europa. Vedo una disparità solo sui particolari tra campionato e Champions, proprio perché Milan-Chelsea, per quanto accaduto, non può fare testo. Milan favorito per lo scudetto? Non mi piace questo termine, io userei candidato. I rossoneri in Italia sono consapevoli della propria forza, in Europa lo dovranno essere di più, perché hanno la possibilità per fare bene“.
Ambrosini conclude: “Il Milan ha bisogno anche di Origi, se parliamo di nuovi arrivati, dato che Giroud sta tirando da tempo la carretta lì davanti e i rossoneri potrebbero avere anche bisogno di un cambio di caratteristiche in attacco o di una soluzione diversa. Per questo non punterei solo su De Ketelaere le aspettative per alzare numericamente i calciatori di qualità della squadra. Certo, De Ketelaere è un atleta di prospettiva che secondo me ha terminato l’apprendistato“.