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Ex Milan, una piazza per Liedholm. Ma è lite tra sindaco e parroco

Nils Liedholm è una leggenda del calcio italiano, e non solo, ed anche a quindici anni dalla sua scomparsa il suo nome resta indimenticabile. Intanto, però, è scoppiata una polemica intorno al Barone: come riporta La Gazzetta dello Sport, il motivo del contendere è l’intitolazione all’indimenticato allenatore di Roma e Milan della piazza antistante la chiesa parrocchiale di Cuccaro, paese del Monferrato che fu la sua casa italiana. Promotore dell’iniziativa è il sindaco Franco Alessio; di parere fortemente contrario è un comitato di cui fa parte anche il parroco don Germano Rota, che vorrebbe dedicare la piazza a don Giovanni Caprino, storico parroco del paese, morto nel 1999.

La storia ha un antefatto particolare: l’intreccio Lu e Cuccaro, paesi confinanti, tre anni fa sono stati fusi in un solo comune. Il municipio è a Lu, le parrocchie sono due, in quella di Cuccaro fu celebrato il funerale di Liedholm nel 2007. Non distante dalla chiesa si trova Villa Boemia, la tenuta in cui aveva sede l’azienda vinicola del Barone, ceduta poi dal figlio Carlo. Il piazzale della parrocchia, dedicata a Maria Vergine Assunta, non ha ancora un nome e il sindaco ha deciso di intitolarlo a Nils Liedholm. A Cuccaro qualcuno ha storto il naso ed è stato costituito il “comitato don Giovanni Caprino”, con l’intento di far cambiare idea alla Giunta e di celebrare il parroco che per 44 anni aveva servito la comunità. Tra i due schieramenti si percepisce antipatia reciproca: il rapporto è compromesso, il comitato rimprovera al sindaco il rifiuto di ogni forma di dialogo e il sindaco boccia come pretestuose le accuse che gli vengono rivolte.

Ecco il pensiero del comitato, esposto dal presidente (ed ex sindaco) Pier Giuseppe Brusasco e dal parroco don Germano Rota: «Non contestiamo l’uomo Liedholm, ma la decisione di intitolargli la piazza davanti alla chiesa. Andrebbe benissimo il campo sportivo o un’altra strada. Noi vorremmo che lì venisse ricordato don Caprino, che tanto ha fatto per Cuccaro. Il sindaco ci ha interpellato solo dopo aver fatto la delibera. Don Caprino ha donato la sua vastissima biblioteca (2.200 volumi) al nostro comune, era un oratore formidabile conosciuto in tutto il Monferrato”. Questa, invece, la posizione del sindaco Franco Alessio: “Don Caprino è morto oltre vent’anni fa e non hanno mai organizzato nemmeno un evento in suo nome e tanto meno si sono attivati per chiedere l’intitolazione di quella piazza o di un’altra via. Si erano dimenticati di lui. La verità è che sono contrari per principio a qualunque iniziativa di questa amministrazione. E non sopportano la figura di Liedholm. Qualcuno ha perfino detto che fosse ateo. A parte che non è vero, trovo
aberrante utilizzare questo metro di valutazione e non la statura morale della persona. I nostri atti sono pubblici, quindi nulla è stato fatto di nascosto. E comunque ormai manca poco: la Prefettura ha dato il benestare e adesso stiamo pensando se limitarci a una targa o se posizionare nella piazza anche un busto di Liedholm. E aggiungo che abbiamo già individuato un’altra piazza da intitolare a don Caprino, ma scommetto che al comitato non andrà bene nemmeno questo”.

Da tempo i Liedholm hanno lasciato Cuccaro. Carlo, il figlio del Barone, è comunque sorpreso dalla polemica e prova a ricondurre la vicenda nei binari più cari al padre, quelli della pacatezza e del buon senso: “Sono cose che nei paesi a volte succedono. Mi dispiace che siano state dette cose false, tipo che mio padre fosse ateo. Non è vero, anzi era molto
religioso. Era luterano e quando gli chiedevo perché andasse in chiesa mi rispondeva che Dio è uno solo. Papà ha avuto un funerale religioso e il giorno che si sentì male, iniziando il percorso che l’avrebbe condotto alla morte, si trovava proprio in chiesa: era la messa di Pasqua. Detto ciò, non vedo alcun problema nell’intitolazione della piazza a don Giovanni Caprino: lo conoscevo bene, era un amico della mia famiglia. Cenava spesso da noi.Era un uomo estremamente intelligente”.

Nils Liedholm

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