Sabato sera per il Milan comincerà un nuovo campionato, una sorta di sprint per quella che rappresenta una vera e propria volata finale. Dieci partite per un sogno, dieci partite per provare a raggiungere qualcosa di meraviglioso, o almeno per lottare fino alla fine. Dopo l’impresa del “Diego Armando Maradona”, con la strepitosa vittoria ai danni del Napoli che ha consegnato al Milan i gradi di favorita per lo scudetto (almeno insieme all’Inter), ora c’è l’Empoli. Nella sfida di sabato sera a San Siro, Pioli e i suoi dovranno dimostrare di aver imparato la lezione di Salerno e del match contro l’Udinese, cercando di superare l’esame di maturità definitivo verso la volata finale. Battere le “piccole” ed essere “big” anche quando i favori del pronostico sono dalla tua parte e tutti si aspettano i tre punti. Questo ci si aspetta dal Diavolo da qui alla fine, questo dovrà essere il definitivo salto di qualità per essere ancora più credibili nella corsa scudetto. Per farlo Stefano Pioli avrà bisogno di tutta la rosa a disposizione (a parte ovviamente il lungodegente Simon Kjaer), ma soprattutto di forze fresche su cui poter contare per cambiare anche le partite più difficili in corso.

Volata finale, ecco le forze fresche per lo sprint

Ecco, quindi, che per la volata finale saranno importanti anche e soprattutto quei calciatori che, per un motivo o per l’altro, hanno giocato meno fin qui. Alcuni per scelte tecniche, altre per i tanti infortuni che hanno falcidiato la rosa rossonera in questi mesi, altri ancora per condizioni non ottimali durante le varie fasi della stagione. Pierre Kalulu, Alessandro Florenzi, Ismael Bennacer, Rade Krunic, Junior Messias, Ante Rebic e Zlatan Ibrahimovic. Elementi della rosa su cui Mister Pioli fa affidamento, ma che fino a questo momento hanno giocato meno degli altri. Chi per un motivo, chi per un altro, il tecnico emiliano spera di poter contare sul loro apporto per questa volata finale, spera che siano loro le forze fresche e che possano essere una sorta di nuovi acquisti per quest’ultimo scorcio di stagione. Tutti giocatori importanti nello scacchiere tattico di Pioli, ma che fin qui hanno giocato, in percentuale, meno della metà dei minuti fin qui disputati dalla squadra. Bennacer (con il 47,2%), Kalulu (con il 45,4%) e Krunic (con il 43,8%) ci si avvicinano. Un gradino più sotto ci sono Florenzi (38,3%) e Messias (37,3%), mentre Ibrahimovic e Rebic, soprattutto per via degli infortuni, toccano rispettivamente quota 31,7% e quota 26,3% dei minuti in campo.

Ibra e Ante, elementi fondamentali per la volata finale

Numeri che danno l’idea di come questi giocatori possono davvero essere il valore in più per questa squadra da qui a maggio, quel quid in più per la volata finale. C’è chi sta convincendo già da tempo, come il sempre più sorprendente Pierre Kalulu e il metronomo Ismael Bennacer che, dopo i tanti problemi fisici, è tornato a prendersi in mano le chiavi del centrocampo. Chi, come Alessandro Florenzi ormai rappresenta la prima alternativa ai due terzini titolari e, quando scende in campo, lo fa con applicazione, personalità ed intelligenza. Discorso diverso per Krunic da cui nessuno si aspetta picchi di altissimo livello, ma la solita provvidenziale utilità in diverse zone del campo. Messias dovrà conquistarsi il riscatto, alzando il livello di prestazioni e giocate. E poi, loro: Ibra e Rebic. Una volata finale da sogno non può prescindere dal loro pieno recupero fisico e a livello realizzativo. Zlatan può rappresentare quell’arma micidiale che risolve le situazioni più intricate e, se starà bene, ne beneficerà tutta la squadra. Ante, invece, fin qui è stato solo la copia sbiadita delle ultime due stagioni. Tanti problemi fisici che lo hanno tenuto fuori per quasi tre mesi, certo, ma pochi, pochissimi lampi del vero Rebic. Il Milan, nelle ultime settimane, ha trovato il gol con fatica e dallo svedese ed il croato ci si aspetta tanto soprattutto da quel punto di vista.