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Nuovo stadio, il sindaco di Sesto: “C’è spazio per Milan e Inter e i tempi sarebbero più veloci”

Il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano candida la città ad ospitare il nuovo stadio di Milan e Inter. Lo fa ai microfoni di Libero, qualche giorno dopo le parole non tanto confortanti (per il sindaco Sala e Milano) dell’ad nerazzurro Antonello. Il Comune avrebbe a disposizione uno spazio di 1,5 milioni di metri quadri, che fino agli anni ’90 era occupato dalle acciaierie Falck e che, dalla chiusura degli stabilimenti, è rimasto vuoto e inutilizzato.

Ieri sono iniziati i lavori per gli scavi nell’area industriale che il primo cittadino ha commentato così: “Una giornata storica che apre una nuova era di trasformazioni significative con la più ampia rigenerazione urbana d’Europa“.

Sulla possibilità di avere sul proprio territorio il nuovo stadio di Milan e Inter: “Le due società devono solo bussare alla mia porta, non aspetto altro. L’amministrazione comunale, come noto, ha già dato la propria disponibilità. Sarebbe una vera operazione di sistema, dimostrando l’esistenza della città metropolitana. La milanocentricità è un’idea da superare“.

E continua: “Lo spazio per realizzare l’impianto c’è, e i tempi per i lavori sarebbero decisamente più veloci rispetto a Milano, contrariamente a quanto sostenuto da molti. Ma serve essere d’accordo in tre (Comune, società sportive e proprietà dell’area, ndr), altrimenti restiamo alle buone intenzioni. Noi siamo pronti. Il tema è la volontà delle due società, a San Siro l’intervento viene realizzato su suolo pubblico, mentre a Sesto il terreno è di un privato“. Per quel che riguarda le tempistiche, infatti, il nuovo impianto potrebbe essere ultimato per il 2025, in concomitanza con la fine dei lavori del primo lotto privato (Unione 0) e la Città della Salute e della Ricerca.

Il Comune è pronto ad un eventuale stadio, poiché metro e treno, con le fermate attuali e quelle di prossima apertura, garantirebbero i collegamenti con Milano, in modo da non appesantire ulteriormente il traffico. Ma anche per chi dovesse muoversi in auto non sarebbe un problema. I lavori all’interno dell’ex area Falck prevedono un consistente numero di parcheggi.

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