L’ad corporate dell’Inter, Alessandro Antonello, nel corso dell’intervista rilasciata all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha parlato del progetto relativo al nuovo stadio.
Queste le sue dichiarazioni: “Servono tempi precisi. I club hanno fatto e stanno facendo il possibile per portare avanti il progetto San Siro, che era la nostra priorità. Dall’altro lato, però, abbiamo percepito forse una scarsa adesione al progetto da parte dell’amministrazione. Ormai da più di tre anni abbiamo presentato il progetto e abbiamo fatto tutte le varianti richieste, dando disponibilità ad abbassare gli indici volumetrici, ma temiamo che l’iter burocratico si stia allungando. Come in tutti i progetti, però, esistono sempre dei piani alternativi”.
E ancora: “Da parte nostra non c’è più l’esclusiva su San Siro. Non possiamo stare fermi, immobili, per tre anni senza avere delle risposte e, quindi, è giusto guardarsi intorno per dare uno stadio alla città e ai tifosi. Tra le varie ipotesi, su cui non c’è ancora uno screening complessivo, di sicuro resiste quella di Sesto San Giovanni, che a suo tempo fu oggetto di valutazione. Se fossimo costretti a rinunciare al progetto originale, sarebbe certamente una sconfitta per tutti. Ma è più importante avere un impianto all’altezza dei top club europei. Se si costruisse nell’area metropolitana, che possiamo considerare del tutto organica a Milano, Inter e Milan rimarrebbero comunque attaccati ai valori della città e alla loro storia”.