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Da problema a risorsa. Ecco come Kessie può essere la svolta della stagione

Un rinnovo che tarda ad arrivare e che, ormai al 99%, non arriverà più. Le strade di Frank Kessie ed il Milan sono destinate a separarsi in estate e, dopo Calhanoglu, ma soprattutto Donnarumma, il tifoso rossonero sarà costretto a veder partire un altro beniamino a zero, da svincolato. Quelle frasi pronunciate in estate prima delle Olimpiadi: “Torno e sistemo tutto. Voglio restare al Milan per sempre”, ora risuonano così beffarde e, per chi ama il Milan, sono imperdonabili, visto che poi non sono state confermate ed onoate dai fatti, anzi. Le polemiche sul tema sono diventate un macigno e le prestazioni non esattamente esaltanti dell’ivoriano, in questa prima parte della stagione, hanno rincarato la dose. Ora, la Coppa d’Africa ed un rientro a Milanello, dopo l’eliminazione agli ottavi per mano dell’Egitto di Salah, non propriamente fulmineo. Poi, ancora, le voci di mercato che parlano di un rifiuto da parte di Kessie e del suo agente di trasferirsi a gennaio e far guadagnare qualche spicciolo al Milan dalla sua cessione, con la scelta di andar via a zero in estate per strappare un contratto migliore. Polemiche su polemiche, insomma, ed in mezzo la discussione tra addetti ai lavori e tifosi, con una buona percentuale di quest’ultimi che lo vorrebbe fisso in tribuna da qui a fine stagione.

Come Calhanoglu e Donnarumma. Kessie una risorsa da sfruttare fino alla fine

Milan: Gianluigi Donnarumma - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Gianluigi Donnarumma – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Il dibattito resta aperto, ma ora Kessie è tornato a Milanello ed è a disposizione per l’attesissimo derby di sabato sera. Al netto di tutte le polemiche, il Presidente, come veniva chiamato nello spogliatoio nella scorsa stagione, è ancora un elemento fondamentale nella rosa del Milan. Quando gira lui, infatti, la squadra sembra beneficiarne e le sue prestazioni migliori stagionali hanno coinciso, guarda caso, con le migliori del Diavolo (Bergamo e Madrid su tutte). Kessie, almeno fino a giugno, fa parte della rosa del Milan ed è una risorsa di cui difficilmente si può fare a meno, soprattutto senza un sostituto all’altezza (è pronto Renato Sanchez per l’estate?). Esattamente come è successo nella passata stagione per Calhanoglu e per Donnarumma, Mister Pioli farà affidamento su di lui per questi mesi finali, chiedendo all’ivoriano il massimo dell’impegno e della professionalità. L’ex portiere rossonero e l’attuale numeri venti dell’Inter, d’altronde, furono fondamentali per il secondo posto che, nella scorsa stagione, ha riportato il Milan in Champions dopo otto interminabili anni. Stesso discorso vale e si può fare per Kessie. Con una tentazione che ormai, da giorni, sembra prendere sempre più corpo. Il 79 rossonero potrebbe essere impiegato da trequartista nel derby contro l’Inter, con Tonali e Bennacer a completare la mediana, qualche metro più indietro.

Kessie alla Boateng. L’idea per svoltare la stagione

Kevin Prince Boateng – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Un’idea che, chi vi scrive, caldeggia da tempo e spera davvero possa concretizzarsi. Un’idea che, già ad Empoli, anche se con un avversario decisamente modesto soprattutto in fase difensiva, ha portato i suoi frutti, con la doppietta proprio dell’ivoriano ed una squadra che è stata capace di costruire tante azioni da gol e grattacapi alla retroguardia toscana. Kessie da 10, al posto di uno spento ed appannato Brahim Diaz, o di un inconcludente (almeno in quello ruolo) Rade Krunic, garantirebbe sostanza, inserimenti in zona gol, fisicità, ma anche imprevedibilità. In questi mesi finali, l’impiego di Kessie da “finto 10” potrebbe davvero essere la svolta della stagione. Una soluzione che non sacrificherebbe mai uno a scelta tra Tonali e Bennacer e permetterebbe alla squadra di essere più coperta ed equilibrata e potersi concedere due ali offensive come Leao (o Rebic quando tornerà in forma) e Messias ed una punta non troppo incline alla fase di ripiegamento (Giroud o Ibrahimovic). Una soluzione alla Boateng 2010/2011 che, preferito da Allegri a Ronaldinho dietro le punte, fu decisivo per la vittoria dell’ultimo scudetto rossonero. Una soluzione per il derby, certo, ma che potrebbe essere decisiva per il proseguito della stagione. E, poi, a fine maggio, magari ad obiettivi raggiunti: Tanti saluti caro Frank e tante care cose.

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