Nella settimana più importante, ovvero quella del Derby, sono numerose le incognite nella Milano rossonera. Dopo un mercato praticamente inoperoso della società di Via Aldo Rossi, con il solo acquisto di Lazetic dalla Stella Rossa, il diavolo affronterà il match di sabato sera con molta voglia di riscatto.
Il pareggio contro la Juventus, nell’ultima gara di campionato, nonostante le assenze e il campo deteriorato, ha lasciato delusione per i due punti persi. Questa, fa capire quanto siano aumentate le aspettative per la squadra, e che l’obbiettivo sarà lottare per i piani alti della classifica, è perché no, per la vittoria finale. Ora come ora, affrontare i nerazzurri non è per nulla semplice. Il loro percorso, da tre mesi a questa parte, è netto. Pochissime reti subite, ed un attacco che non lascia scampo alle difese avversarie. Ma non sono imbattibili, anzi. Il mister ha dimostrato di avere le carte in tavola per affrontarli nel modo giusto, senza paura, ma con rispetto. La gara d’andata ne è un esempio: inizialmente in sofferenza, con errori difensivi di Ballo-Touré, per poi uscire fuori e quasi rischiare di vincerla, con merito, nel finale. Un pareggio che, anche quella volta, stava stretto ai rossoneri.
Quali mosse potrà utilizzare Pioli?
Naturalmente, come prima cosa, saranno fondamentali i recuperi. Kessie, acciaccato dalla Coppa d’Africa, è rientrato in sordina. Fino ad ora, solo allenamenti personalizzati, così come Ibra e Tomori. Quest’ultimo, proprio oggi, ha mandato – indirettamente – un messaggio ai tifosi. Potrà essere dei convocati della partita. Il ginocchio migliora, ma non è certa una sua presenza dal primo minuto. Altra incognita, resta Ante Rebic. Il croato, fuori condizione, ha lavorato prevalentemente in palestra, ma dovrebbe tornare in gruppo.
Pioli, dunque, prepara lo scacco matto a Simone Inzaghi.
Se nella gara dello scorso 7 Novembre, venne utilizzato Krunic a uomo su Brozovic, vero motore delle manovre dell’Inter, questa volta potrebbe essere Frank Kessie a dare garanzie sulla trequarti. Dovrebbe farcela dal 1′, e resta imprescindibile per il mister. Così come ad Empoli, quando il Milan ebbe bisogno della sua leadership in mezzo al campo, in un momento delicato della stagione, anche sabato questa mossa potrebbe dare i suoi frutti. La poca presenza, sia fisica che tecnica (nelle ultime uscite) di Brahim Diaz, non rassicurano il mister, che potrebbe utilizzarlo come esterno di destra, formando dunque una trequarti con Leao a sinistra e l’ivoriano al centro. Tonali e Bennacer, in questo momento sembrano intoccabili, soprattutto l’azzurro. Mentre l’idea che stuzzica di più, a maggior ragione se è stata la soluzione che ha portato maggiormente dei risultati, è quella di Rebic punta. La difesa dell’Inter va attaccata in profondità, con tecnica ed abilità, vista la grande fisicità. Giocare con Giroud potrebbe facilitare Inzaghi, portando il Milan a lanciare spesso sul francese, senza costruire gioco.
Dovrà, inoltre, essere la partita del gruppo. Queste gare vanno vinte con il cuore, perché bisogna lottare per un unico grande obiettivo. Non ci si può tirare indietro: perdere significa venire risucchiati nella lotta per la Champions, ed abbandonare definitivamente ogni speranza per la vittoria finale del campionato. È questo il momento in cui va tirata fuori la grinta e la determinazione. E come disse Leao l’anno scorso a Benevento, dopo una sua rete: “È arrivato il nostro momento”.
