HomePrimo PianoL'avventura rossonera 2.0 di Bakayoko non decolla e gennaio si avvicina inesorabilmente

L’avventura rossonera 2.0 di Bakayoko non decolla e gennaio si avvicina inesorabilmente

Bakayoko non doveva stare tra le linee, anche nel passaggio sbagliato di Bennacer la sua posizione era troppo alta“, così Stefano Pioli aveva commentato l’errore sul gol dell’Udinese di sabato ai microfoni di DAZN. Delle parole che fotografano perfettamente l’attuale situazione del francese in questa sua seconda avventura in rossonero.

Fino a questo momento sono poche le cose da salvare, tra le quali ci mettiamo l’assist per Kessie in Milan-Liverpool, quando l’ivoriano calcia il pallone su Alisson in uscita. Sono tante, invece, quelle da rivedere, a partire dalle sbavature contro Sassuolo e Udinese che hanno causato due gol subiti. Anche i 4 cartellini gialli che pendono su di lui nelle sue 12 presenze sono delle piccole ingenuità evitabili.

Le necessità del giocatore e del Milan

Da quando è tornato quest’estate, il massimo del minutaggio in campo in una partita è stato di 45′, per 4 volte. Le restanti 8, invece, la media è di 16′. Non si tratta propriamente di continuità, né di rendimento, ma in questo caso nemmeno di minuti giocati. È forse questa la necessità del numero 41 in questo momento: poter giocare, anche commettendo qualche errore, ma ritrovando quella fiducia che lo aveva contraddistinto nella sua prima parentesi a Milano.

Una necessità che coincide con quella del club, poiché tra poco meno di un mese Bennacer e Kessie lasceranno il gruppo per aggregarsi ad Algeria e Costa d’Avorio in occasione della Coppa d’Africa. Dinanzi a Bakayoko, quindi, un gennaio di opportunità. Al netto del mercato, dal quale difficilmente – al momento – arriverà un rinforzo in quella zona di campo, i mediani a disposizione di Pioli saranno Tonali, Krunic e proprio l’ex Chelsea.

Il tecnico rossonero ha bisogno di un giocatore che si adatti alle idee di gioco instillate alla squadra e, per ora, ciò non è ancora successo. Basti pensare ai movimenti degli altri 3 centrocampisti titolari (Krunic escluso), i quali hanno oramai capito la verticalità che deve avere la posizione di uno con l’altro e in quale modo svolgere tale compito. Come visto a Udine, con la complicità dell’ex Empoli, al francese questi dettami non sono ancora entrati in testa. Quando succederà – il Milan e Pioli sperano presto – si potrà iniziare a rivedere quel giocatore ammirato 3 stagioni fa.

Udinese-Milan: Tiemoue Bakayoko, Beto e Walace (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Udinese-Milan: Tiemoue Bakayoko, Beto e Walace (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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