Il centrocampista del Milan, Sandro Tonali, è stato protagonista di una lunga intervista all’edizione odierna de Il Corriere della Sera: “Noi a +7 sull’Inter? Onestamente non me lo immaginavo. Ma noi pensiamo a noi stessi: la continuità sta facendo la differenza, siamo partiti come lo scorso anno con idee ben precise, grazie al lavoro di Pioli e alla vicinanza del club. La strada è quella giusta. Noi favoriti per lo scudetto? No, il campionato è lunghissimo ed è difficile dire se esiste davvero una favorita. Noi continuiamo sulla strada iniziata lo scorso anno. E non vogliamo fermarci. Il Napoli aveva già dimostrato molto l’anno scorso, anche se poi ha fallito la Champions. La Juve fa un certo effetto vederla lì, ma resta un’avversaria fortissima. Sulla pelle ho tatuato mio padre, mia madre, mia nonna, il mio cane. Tutto ciò a cui tengo di più. E allo Scudetto ci tengo tantissimo, quindi…“.
Ancora Tonali: “Abbiamo capito che gli scontri diretti sono partite che vanno vinte e basta, come ha sempre fatto il Milan nella sua storia. Ora siamo cresciuti anche nelle sfide con le squadre della parte destra della classifica e questo era uno step fondamentale. La mia miglior partita? Bisogna pensare sempre alla prossima, mai a quella prima. Solo così si cresce. Il mister è stato fondamentale e continua ad esserlo. Ha capito le mie difficoltà, mi ha aiutato a correggere gli errori, è una grande persona. Cosa è cambiato in me rispetto all’anno scorso? Non ho una risposta, a volte certe cose cambiano e basta. Ci sono degli scatti che ti fa fare la testa, il modo di allenarmi, di giocare, di vivere. Forse il fatto che quest’estate il Milan mi ha acquistato mi ha reso la mente più libera. Ma sono molti i particolari, i dettagli che ti aiutano a svoltare. I compagni sono stati preziosissimi. Come la famiglia e Giulia, la mia ragazza. Niente mental coach o psicologi, non mi servono”.
Tonali parla poi di Ibrahimovic: “Zlatan ti cambia la testa, perché sa sempre cosa fare, cosa dire. Ti fa fare il salto di qualità. La prima volta che l’ho visto, nello spogliatoio, sono tornato bambino: non smettevo di guardarlo. Pensare che ora è un compagno è pazzesco. È l’uomo chiave di tutto. Non importa quanti anni ha, in ogni istante può accendersi e cambiare la partita“.
Tonali conclude: “Non esistono favoriti nel derby. C’è troppa carica, troppa tensione. Noi cercheremo di fare la partita senza snaturare il nostro modo di giocare, che è la nostra forza. L’Inter è una grande squadra, sarà dura. Ma noi siamo il Milan. Barella? Un amico e un ottimo giocatore. Lo ammiro molto. Se l’anno scorso potevo andare all’Inter? Sentivo, ma non sapevo niente. Al Milan sono felicissimo, per me è un sogno essere qui, nella squadra per cui tifavo da bimbo e che vedevo allo stadio con papà. So cosa ho fatto per arrivare a questa maglia e non farei mai l’errore di andarmene. So che è difficile, soprattutto nel calcio di oggi, ma il mio sogno è diventare una bandiera del Milan. Servirà sacrificio e impegno, devi essere davvero un grande giocatore in tutti i sensi, a Milanello, negli spogliatoi, in campo, a San Siro, a casa. Ma quello è l’obiettivo. E farò di tutto per riuscirci. I mondiali? È il mio obiettivo. Amo Milano, anche se la sera sto soprattutto a casa. Ho solo 21 anni e magari rispetto ai miei coetanei esco poco, ma è giusto così. Mi piace informarmi, sapere cosa avviene nel mondo, ad esempio riguardo al rispetto per l’ambiente, la sostenibilità, un tema che finalmente inizia a essere affrontato sul serio”.