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Legrottaglie: “Il Milan paga la stagione a livello psico-fisico. Rinnovi? Certe cifre sono assurde, i ricatti non mi piacciono”

Un altro doppio ex ha rilasciato un’intervista in vista della gara di questa sera tra Juventus e Milan. Si tratta di Nicola Legrottaglie. Ecco le sue parole a gazzetta.it.

Sulla gara: “Per chi perde stasera la corsa Champions può complicarsi anche perché Atalanta e Napoli sono in forma e penso che faranno un finale positivo. Chi perde oggi rischia di perdere definitivamente il treno. Il Milan paga la stagione a livello psico-fisico, mentre la Juve deve stare attenta al calendario. Alla terzultima affronta l’Inter ed è costretta a vincere. La vedo penalizzata“.

Su Romagnoli: “Penso che certe cifre siano assurde. Ai miei tempi le guadagnava solo un fenomeno. Parlare di tutti quei soldi è follia. Il calcio deve ridimensionarsi. È impossibile pensare di sanare un sistema se girano ancora certe cifre su alcuni giocatori. Serve una grande rivoluzione. Non bisogna permettere più che giocatori o procuratori facciano questi ricatti. Il Milan deve tenere i giocatori che fanno la differenza, non quelli che chiedono più soldi quando invece non li meritano“.

Su Tomori: “È il difensore che tutti vorrebbero. Ha grande qualità ed è veloce. Per una squadra come il Milan che corre spesso all’indietro le sue caratteristiche sono importanti. Tomori può essere il difensore del futuro, non è un caso che venga preferito ad altri“.

Su Pioli: “Ha dato al Milan un’anima e un’identità. Ma il calcio è strano e se non centrerà l’obiettivo rischierà di essere valutato negativamente“.

Su Donnarumma: “Stesso discorso di Romagnoli: i ricatti non mi piacciono. Capisco che uno faccia di tutto per guadagnare di più, ma c’è un limite. E poi, se vuoi diventare una bandiera, devi agevolare il club. Se Donnarumma non scende alle cifre che vuole il Milan lo lascerei andare senza problemi“.

Su chi preferirebbe marcare tra Ibrahimovic e Ronaldo: “Dico Cristiano, perché tutte le volte che ho affrontato Ibrahimovic è stato un incubo. Magari anche Ronaldo mi farebbe girare la testa, ma tenderei ad evitare sempre uno come Zlatan…“.

Su Ibrahimovic: “Nel 2004 quando arrivò alla Juve era eccentrico. Lo ricordo come un giovane istintivo e poco razionale, ma le sue qualità erano già evidenti. Poi al Milan, nel 2011, ho ritrovato un giocatore più cinico e maturo, già simile allo Zlatan attuale. Ibra oggi lavora per la squadra, prima lo faceva per se stesso. Zlatan è molto simpatico. Con lui ho sempre avuto un bel rapporto e giocarci insieme è stato un piacere“.

Nicola Legrottaglie – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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