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Pioli applica la terza legge della dinamica ed ottiene il risultato: Romagnoli rivitalizzato

Stefano Pioli ha dimostrato in svariati casi nella sua avventura al Milan che non è incline alla fiducia cieca nel suo 11 titolare. Detto così può sembrare un qualcosa di negativo, ma in realtà il punto è che il tecnico rossonero non ha gerarchie prestabilite dalle quali non si schioderà. Lo ha dimostrato con Suso poco dopo il suo arrivo, lo ha dimostrato in parte con Kessie appena iniziata la sua esperienza a Milanello quando lo escluse dai convocati per il suo comportamento. Insomma, di personalità all’ex Fiorentina non ne manca.

Ultimo caso di questa sua flessibilità è quello accaduto con Alessio Romagnoli, il quale è stato escluso dall’11 titolare per scelta tecnica nella partita di Roma contro i giallorossi. Il clamore lo fa la fascia che veste al braccio il numero 13, al quale, a memoria, non era mai successa una cosa del genere. La scelta ha in effetti pagato, visto poi l’esito del match. I “guai” potevano arrivare dopo la partita, ma a quanto pare la situazione è stata gestita nel migliore dei modi dalle due parti. Si vede che entrambe conoscevano la terza legge della dinamica che dice questo: “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria“.

Milan: Alessio Romagnoli - MilanPress, robe dell’altro diavolo
Milan: Alessio Romagnoli – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Pioli chiama, Romagnoli risponde

Una reazione che non è tardata ad arrivare, è bastata solamente una settimana. Giusto il tempo di disputare le due partite contro Udinese e Hellas Verona. Due avversarie diverse per caratteristiche e per giocatori, ma che hanno restituito parzialmente il capitano alla sua squadra. Parzialmente perché la strada della “redenzione” è ancora lunga, tanto quanto le partite da giocare da qui a fine stagione.

Va detto: contro i friulani la marcatura su Becao in occasione del vantaggio ospite è rivedibile. Il numero 13 si perde alle proprie spalle il difensore brasiliano, che svetta e, con la complicità di Donnarumma, insacca. Allo stesso tempo, si è rivisto un difensore aggressivo sull’avversario e non quello che stava a 2 metri contro la Stella Rossa. Tra gli highlights della serata è sicuramente il suo salvataggio sulla linea di porta sul colpo di testa di Nestorovski. Per quanto poi possa non essere valso i 3 punti, perlomeno ne è valso 1.

Contro l’Hellas di Juric, invece, è davvero stato impeccabile. Nessuno svarione e grandissima prestazione contro un avversario che poteva soffrire per la sua velocità, Kevin Lasagna. La solidità ed il cambio di passo lo si nota anche dai movimenti per smarcarsi in fase di possesso e, sempre in fase di impostazione, la sua precisione nelle verticalizzazioni. Pioli ha detto che ha avuto una reazione da professionista, nonostante non fosse contento dell’esclusione dell’Olimpico. È possibile che avesse bisogno solamente di nuove sfide, di nuova competitività, visto che la sua presenza non era mai stata messa in dubbio. Alcuni difetti restano e resteranno, ma se sarà bravo a mascherarli con i pregi, allora avrà fatto il salto di qualità tanto invocato da tifosi e critica generale.

3 titolari per 2 posti contro lo United

Ora la doppia sfida europea contro il Manchester United con Pioli che dovrà prendere una decisione sulla coppia centrale. La squadra di Solskjaer ha degli elementi in fase offensiva che possono infastidire per caratteristiche i rossoneri di Milano. Martial potrebbe essere il terminale offensivo dei Red Devils ed il numero 9 francese ha la rapidità per mettere in difficoltà un’ipotetica coppia Kjaer-Romagnoli. Per questo motivo, come già dimostrato a Roma con diversi recuperi, la presenza di Tomori sembra necessaria.

Se così dovesse essere, chi allora tra Kjaer e Romagnoli al suo fianco? Certo, farebbe scalpore lasciare il proprio capitano in panchina in una sfida di questa caratura, di quest’importanza. Allo stesso modo, però, due partite consecutive in panchina per Kjaer farebbero riflettere. Pioli ha una bella gatta da pelare e deve farlo per giovedì, perché l’Old Trafford e lo United si avvicinano a grandi falcate.

Manchester United: Ole Gunnar Solskjaer - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Manchester United: Ole Gunnar Solskjaer – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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