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Le pagelle di Milan-Crotone: è un Ibra da record! Anche Rebic fa doppietta, Theo e Leao devastanti

DONNARUMMA 6 – Anche se con le mani fa veramente poco, in un primo tempo molto equilibrato e a tratti complicato, le sue urla da dietro si sono rivelate determinanti. Ventunenne leader.

CALABRIA 6.5 – Primo tempo davvero spaventoso quello del terzino rossonero. Per i primi 45′ quasi sempre più avanti di Saelemaekers in versione esterno d’attacco, fa un gol sullo 0-0 che viene annullato e ne sfiora un altro di testa poco dopo. Nella ripresa, giustamente, prende fiato.

TOMORI 6 – Nel primo tempo va un po’ in affanno con Di Carmine. Il centrale inglese dimostra che predilige giocare d’anticipo e di fisico piuttosto che in marcatura. Ad ogni modo sbaglia quasi niente e conclude un’altra gara promettente.

ROMAGNOLI 6.5 – Continua ad aggiungere buone prove dopo un rientro, nel derby di andata, che aveva generato scetticismo sulla sua imprescindibilità per la difesa rossonera. Oggi, tra i due in mezzo, è lui il più attento e preciso. Macchia una prestazione superba con un’ammonizione evitabile.

THEO HERNANDEZ 7 – Straripante. L’emblema della sua gara è l’azione del 18′: chiusura difensiva, scavetto e progressione di 70 metri per servire Ibra. Che non fa gol, ma l’assist arriva poi nel secondo tempo per il gol numero 501 dello svedese che fa anche 2-0 Milan.

MEITE 6 – Senza lode senza infamia, l’ivoriano oggi colleziona la prima prestazione convincente da quando veste la maglia rossonera. Semplice, essenziale, pulito, non azzarda mai la giocata appoggiandosi sempre sul compagno più vicino e supportando il collega Kessie nel recupero palla.

KESSIE 6.5 – Meno impressionante del solito perché l’avversario non richiede troppo impegno dal punto di vista della copertura, ma la prova del numero 79 è sempre utile e imprescindibile (dall’87’, KRUNIC s.v.).

SAELEMAEKERS 6 – Forse unica nota stonata del pomeriggio milanista, ma si guadagna un 6 per l’impegno e soprattutto per il risultato complessivo che non lascia spazio a bocciature. Purtroppo però tanti appoggi e traversoni errati e un’applicazione tattica meno pedissequa rispetto al solito (dal 46′, CASTILLEJO 6).

LEAO 7 – Quanto sta crescendo Rafa! Dopo le critiche sulla sua continuità e la dedizione, il portoghese ha deciso di fare di sé giocatore completo e totale. Da “sottopunta” è devastante, perché tra le linee crea scompiglio alla difesa avversaria e si ritrova puntualmente sulla trequarti a servire palloni – come quello per l’1-0 di Ibra, che vale il gol numero 500 personale – e a calciare in porta. Non trova la gioia personale, mal la sua prova è davvero tanta roba (dal 62′, CALHANOGLU 7 – Entra e accende la luce, nonostante Leao non si possa dire proprio nulla: bastano 8′ per fare due assist e far capire che quando c’è lui sulla trequarti la musica cambia. Recupero importante).

REBIC 7.5 – Comincia con il freno a mano tirato e viene fuori alla lunga con una doppietta importantissima, e non sono per il risultato. Dopo un ritorno dall’isolamento piuttosto travagliato, l’esterno croato torna a creare superiorità numerica là davanti, rendendosi utilissimo nella prima pressione e nel recupero palla già dalla trquarti. Bulldozer (dal 77′, HAUGE s.v.).

IBRAHIMOVIC 8 – 500 è il giusto voto che merita Zlatan! Come sempre la partita scorbutica, ostica come quella di Cagliari, la sblocca lui. Quando il gioco si fa duro, lui comincia a giocare e nonostante una prestazione non proprio spettacolare, si mette la divisa da bomber cinico e spietato e fa 1 e 2-0, distruggendo qualsiasi speranza rossoblu. Leonida rossonero! (dal 77′, MANDZUKIC s.v.).

PIOLI 6.5 – I meriti di Pioli per il percorso fatto fino a qui sono sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda oggi pomeriggio invece la partita, nonostante una prima mezz’ora arcigna, si è messa in discesa grazie alla rete di Ibra e il mister rossonero non ha dovuto poi fare chissà quale illuminante mossa per risolverla. Leao come vice-Calha si rivela anche oggi un’alternativa convincente.

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