HomePrimo PianoBennacer e Saelemaekers, le fondamenta silenziose del Milan

Bennacer e Saelemaekers, le fondamenta silenziose del Milan

Rischiare di dire una banalità è molto semplice, ma va preso anche questo rischio: Ismael Bennacer e Alexis Saelemaekers sono due pedine fondamentali di questo Milan. Potrebbe tutto risolversi in questa frase, tanto semplice, quanto veritiera. Entrambi sono entrati in squadra senza far troppo rumore. L’algerino ha migliorato le sue prestazioni nel corso della scorsa annata, mentre il belga nel corso di questa. All’occhio della critica, senza voler far polemica, le loro assenze sembrano due assenze qualunque, ma Stefano Pioli sa che non è così. Non tanto perché le alternative non siano all’altezza, ma piuttosto perché hanno caratteristiche determinanti per il gioco dei rossoneri. Castillejo o Brahim Diaz, Tonali o Krunic, non garantiscono la stessa presenza e puntualità del 4 e del 56.

Cosa cambia con Bennacer e Saelemaekers?

Pochi giorni fa abbiamo parlato della differenza tra Sandro Tonali ed Ismael Bennacer. Quest’ultimo ha trovato la sua comfort zone nella mediana a 2, al fianco di Franck Kessie. Una delle migliori coppie del campionato per rendimento, che sono riusciti a dare il giusto equilibrio ad una squadra particolarmente offensiva. L’ex Brescia ancora non è riuscito completamente ad affermarsi in maglia rossonera, ma com’è giusto che sia, c’è bisogno di dargli tempo. Quel tempo e quelle tappe che ha dovuto bruciare per via dell’infortunio dell’ex Empoli. Pioli era riuscito a gestire al meglio l’inserimento iniziale di Tonali, ma per forza di cose ha dovuto accelerare il processo. La risposta è stata, sin qui, negativa. Bennacer potrebbe tornare per la sfida contro il Cagliari, il 18 gennaio. In mezzo ci sono ancora 3 partite, 2 di campionato ed una di Coppa Italia. La sua importanza nella squadra è sotto gli occhi di tutti, il filtro dell’algerino davanti alla difesa ha pochi pari in Serie A.

Saelemaekers ha più sostituti che, in un modo o nell’altro, cercano di non farlo rimpiangere. In un modo o nell’altro, però, l’assenza si sente. In primis in fase difensiva. Contro il Benevento ha giocato Brahim Diaz, il quale ha sì ripiegato in difesa, ma è apparso forse troppo veemente (il rischio su Caprari in area di rigore). Castillejo è quello che, per caratteristiche e per ruolo, ricorda di più il belga. Se dal punto di vista difensivo lo spagnolo riesce ad aiutare bene il compagno di fascia, da quello offensivo la sua incidenza è minore. I numeri dicono 3 gol e 3 assist per il numero 56, 3 gol e 2 assist per il numero 7 (in tutte le competizioni). I dati sembrano annullare questa differenza che, però, nel campo si nota. Nel corso della stagione le giocate di Saelemaekers sono cresciute di livello (un esempio è l’avvio del contropiede per lo 0-2 sull’Inter nel derby). Il fattore che lo accomuna a Bennacer è proprio quello della sottovalutazione dell’assenza. Il Milan spera di ritrovarli presto, le fondamenta silenziose rossonere.

Milan: Alexis Saelemaekers - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Milan: Alexis Saelemaekers – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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