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Quattro sfide, quattro buchi nell’acqua: qual è la realtà sulla stagione del Milan?

Chi segue il tennis sa che non tutti i punti in una partita sono uguali. Non nel valore. Il calcio è tutt’altra cosa certo, ma lo stesso ragionamento si può applicare alle vittorie: non tutte sono uguali. Per settimane ci siamo illusi di aver trovato un Milan continuo, brillante e forse anche maturo. Il gol di Mancini e tutta la sfida con la Roma hanno invece squarciato il velo di Maya rivelando la realtà. E la realtà è quella di una squadra che quest’anno ha perso male – nel punteggio o nelle prestazioni – le partite più importanti, quelle davvero cruciali per la stagione. Quattro sfide, quattro buchi nell’acqua.

Inter-Milan 5-1

Il primo derby stagionale arriva presto, esattamente come un anno prima. È la ripresa dopo la prima sosta, entrambe sono a punteggio pieno dopo tre giornate e il Milan ha vinto bene con Bologna, Torino e Roma, per di più in due trasferte su tre. Alla quarta giornata non può essere un derby decisivo per la classifica ma lo è per altri motivi. Pioli è reduce da quattro sconfitte di fila contro Inzaghi, tutte umilianti nel punteggio o nelle prestazioni. Il Milan è chiamato a far vedere qualcosa di diverso dopo aver perso sempre allo stesso modo, mostrando sempre le stesse lacune. E invece il primo vero esame stagionale è ancora un disastro: l’Inter ci mette appena 5 minuti ad andare in vantaggio, colpisce il Milan nei suoi soliti punti deboli, con Pioli che persevera nel prestare il fianco a Inzaghi. Thuram raddoppia sul finale di primo tempo, il 2-1 di Leao illude su una possibile rimonta invece i nerazzurri ne mettono a segno altri tre e finisce con un mortificante 5-1.

Milan-Borussia Dortmund 1-3

Altro snodo cruciale della stagione. In campionato il distacco dall’Inter è già incolmabile, il girone “di ferro” in Champions League in realtà vive sul filo dell’equilibrio. Dopo tre partite senza gol il Milan ha raddrizzato le cose battendo il Psg a San Siro e serve una replica contro il Borussia Dortmund, buona squadra ma tutt’altro che impenetrabile. Le cose però si mettono subito male, Giroud sbaglia un rigore, Reus dall’altra parte no e la salita diventa ripida. Il Milan però si scioglie nel secondo tempo, complice l’ennesimo infortunio muscolare con Thiaw costretto ad alzare bandiera bianca, il Borussia ne approfitta e con Bynoe-Gittens e Adeyemi chiude la pratica. Di fatto la corsa Champions finisce lì, la vittoria in rimonta contro il Newcastle serve solo a rifugiarsi nell’Europa B. Anche il secondo obiettivo stagionale – gli ottavi di Champions – sfuma in maniera deludente.

Milan-Atalanta 1-2

Con lo scudetto andato e la Champions salutata, la Coppa Italia diventa un obiettivo ancora più importante. Il Milan non la vince da più di 20 anni e non di rado ha palesemente snobbato la competizione in modo ingiustificato. Le parole di Scaroni (“A volte mi chiedo se sia necessario giocarla“) di certo non lasciano presagire niente di buono. Dopo aver battuto facilmente il Cagliari agli ottavi, a San Siro arriva l’Atalanta di Gasperini, uno dei clienti più fastidiosi possibili. Le cose sembrano mettersi bene quando Leao segna sul finale del primo tempo, ma un’imperdonabile calo di concentrazione (non nuovo alla squadra) causa l’immediato pareggio di Koopmeiners che si ripeterà nel secondo tempo su calcio di rigore. Atalanta corsara a San Siro e Coppa Italia che va agli archivi per l’ennesima volta con una prestazione mediocre. Anche il terzo obiettivo stagionale va a farsi benedire.

Milan-Roma 0-1

Resta solo l’Europa League per dare un senso alla stagione. Ai quarti è derby europeo con la Roma, il Milan arriva in forma e in fiducia: 7 vittorie consecutive tra campionato e coppa, prestazioni brillanti dei vari Leao, Pulisic, Theo Hernandez, importanti segnali di risveglio da parte di Chukwueze, fin qui oggetto misterioso. Ci si aspetta una prestazione importante e invece per l’ennesima volta nel momento clou la squadra non si dimostra all’altezza. De Rossi incarta Pioli riprendendo i dettami tattici che Simone Inzaghi ripropone con successo ad ogni derby, le prove deludenti dei singoli fa il resto. La Roma passa 1-0 con gol di Mancini, la traversa di Giroud è l’unica vera palla gol rossonera in 90 minuti più recupero senza capo né coda. Ennesimo esame fallito, l’ultimo è in programma giovedì e stavolta la bocciatura può essere quella definita.

Milan-Roma: Ismael Bennacer e Paulo Dybala (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Roma: Ismael Bennacer e Paulo Dybala (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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