Che l’Europa League, arrivati a questo punto, sia una continuazione della Champions lo diciamo ogni anno, ma questo più che mai ne è la conferma. Due competizioni parallele che da quando camminano di pari passo possono candidarsi al gioco “trova le differenze”.
Liverpool, Milan, Benfica, Marsiglia. Quasi più Champions qui che nella Champions stessa. E se tutti abbiamo negli occhi ancora il grande spettacolo di Real Madrid-Manchester City, possiamo dire che l’Europa League non è da meno. Magari non vedremo i più grandi campioni che si giocano il Pallone d’Oro a popolarla, ma poco ci manca. L’idea che qualcuno ha di questa competizione – come se fosse una competizione di Serie B – è ciò che di più sbagliato alberga nel calcio.
Come la Champions, anche l’Europa League ha il suo fascino
Ogni trofeo è rispettabile e deve essere rispettato. Ogni obiettivo deve avere il suo perché e può anche cambiare in corsa, a seconda di quello che dai e puoi dare nel corso della stagione. E poi c’è il fascino di una coppa che non hai mai vinto, almeno per qualcuno. Certo, il quarto o la semifinale di Champions League giocati l’anno scorso possono fare più effetto, più scenografia, più economia, ma un derby tutto italiano in campo europeo ha sempre il suo fascino. E lo ha anche in Europa League.
Compararsi non sempre paga
Parlando strettamente in chiave Milan, forse è una dimensione più adatta – almeno per il momento – alle caratteristiche e alle potenzialità della squadra. Perché sì, lo sappiamo e tocca ammetterlo, in pochi possono paragonarsi alle super potenze come Real Madrid e Manchester City appunto. Forse solo tra di loro possono essere comparate. Per tutte le altre c’è quella linea sottile tra il normale e il leggendario. Che spesso può essere oltrepassata ma il più delle volte si inspessisce sempre di più.
Con questo non vogliamo certo dire che non si può andare avanti in Champions o provare a rendere la vita difficile alle super top da outsider. Ma forse, in termini di categorie, classificarle in questo modo può essere più produttivo. Ed ecco che la tua Champions può e deve diventare l’Europa League che, in una scala da uno a Champions League, può chiamarsi quasi Champions League. Rende l’idea?
Come l’anno scorso, un’altra grande notte europea
E un’altra grande notte europea attende il Milan. Di fronte la Roma che negli ultimi anni ha riassunto appieno tutto il ragionamento fatto e descritto in queste righe. E poco importa quale sarà l’inno che risuonerà con i calciatori che si schierano in fila appena scesi in campo, finita la musichetta ci sarà da dare battaglia sul campo. A prescindere dalla competizione. A prescindere dal trofeo. Siamo pronti?