Non è accettabile avere al giorno d’oggi episodi di razzismo negli stadi. Tra calciatori e tifoserie, c’è la necessità di bloccare il fenomeno che ha colpito anche il rossonero Mike Maignan. Nella trasferta di Udine di questa stagione, importante ricordare il gesto del francese: andandosene negli spogliatoi ha riportato attenzione sul tema.
E la FIFA deve intervenire. Come riporta Calcio & Finanza, l’istituzione globale cercherà di chiudere il capitolo razzismo con una misura importante ai fini del risultato. Il segretario generale della FIFA, Mattias Grafstrom, ha scritto questa lettera alle federazioni che dovranno votare al congresso di domani di Bangkok. Importante notare come il razzismo possa diventare un reato specifico.
“È giunto il momento che il calcio si unisca per impegnarsi in modo inequivocabile come comunità globale ad affrontare il problema del razzismo nel gioco. Il calcio può essere orgoglioso di essere spesso un esempio per il resto della società, mostrando ciò che è possibile quando il mondo si unisce per una causa comune. È ora nostro compito sfruttare questa capacità unica per una causa particolarmente importante per noi e per le generazioni future. Poiché i giocatori sono spesso le vittime principali di questo atto odioso, negli ultimi mesi la FIFA ha intrapreso un ampio processo di consultazione con giocatori ed ex giocatori, uomini e donne, di tutto il mondo, tutti appassionati di un cambiamento. Le loro opinioni e i loro contributi hanno portato a una proposta d’azione consolidata. La FIFA è ora lieta di presentare questa proposta al 74° Congresso FIFA che si terrà il 17 maggio 2024 a Bangkok, in Thailandia“.