La Gazzetta dello Sport quest’oggi si è concentrata sulla scarsa produttività di Rafael Leao dell’ultimo periodo. Sono statistiche parziali naturalmente, perché prendono in considerazione solo le partite casalinghe di Serie A, ma evidenziano comunque una realtà, ovvero 98 giorni senza gol e assist.
Quando si parla di numeri occorre sempre contestualizzare. Leao è stato indisponibile diverse settimane per via dell’infortunio muscolare, pertanto il rendimento è condizionato anche da questo aspetto. Ma più in generale a deludere sono le prestazioni.
Prima dei numeri, quello che manca di Rafa è un atteggiamento positivo. Troppo spesso in questa stagione ha spento la luce dal punto di vista comportamentale. È chiaro che quando è ispirato il Milan diventa un’altra squadra, però sta diventando obiettivamente una rarità.
Un giocatore col suo status non può permettersi di incidere così poco nelle gare. Oggi è il calciatore che guadagna di più nella rosa del Diavolo e il suo modo di stare in campo influenza sia tecnicamente che moralmente.
Ritrovare sorrisi, giocate e morale è fondamentale. L’annata ha preso una piega complicata e se ne può uscire innanzitutto con l’impegno dei big. Ormai Rafa è a tutti gli effetti il top player e non può più permettersi questi bassi, specialmente quando parliamo di approccio.
Al Milan serve Leao, a Leao serve il Milan. Ricordando anche che in gennaio la Coppa d’Africa accorcerà il roster anche degli esterni offensivi. Occorrerà continuità in ogni ambiti. Sarà una prova di maturità che ci auguriamo possa superare, iniziando da domani sera.