Il campionato di Serie A sta ormai arrivando alla fine, con quasi tutte le posizioni definite. Il Napoli è Campione d’Italia ufficialmente già da qualche settimana, mentre la Champions League 2023/24 la disputeranno – oltre ai partenopei – Lazio, Inter e Milan, mentre la Roma si giocherà il possibile accesso con la finale di Europa League che verrà disputata domani, contro il Siviglia.
La lotta all’Europa League è ancora incerta: la classifica vede l’Atalanta a quota 61, la Roma a 60 e la Juventus a 59, ma con la possibilità che si inserisca anche la Fiorentina nel caso dovesse vincere la Conference League. Anche la lotta alla salvezza è ancora aperta per Spezia e Verona che si trovano a pari punti: affronteranno Roma (Spezia) e Milan (Verona) per provare a risistemare delle annate da dimenticare.
È stata sicuramente una stagione difficile, anche per via dei Mondiali in Qatar, che si sono disputati tra novembre e dicembre, che hanno portato alla sospensione di tutti i maggiori campionati per due mesi. Il Milan aveva iniziato bene, arrivando alla pausa secondo in classifica, dietro ad uno stratosferico Napoli, ma alla ripresa ha subìto un calo, seguito da alti e bassi, che portano al quinto posto, poi diventato quarto grazie ai punti di penalizzazione inflitti alla Juventus. I rossoneri hanno comunque raggiunto l’obbiettivo minimo stagionale, la qualificazione alla prossima Champions League, ma preoccupa la discontinuità nell’arco dei nove mesi disputati col tricolore sul petto.
GRANDE CON LE GRANDI
C’è un dato molto curioso che riguarda il Diavolo: su 12 big match giocati (andata e ritorno contro Lazio, Inter, Atalanta, Napoli, Juventus e Roma), è riuscito a vincere 6 volte, mentre 3 volte ha portato a casa un punto e 3 volte ha perso. In totale sono 21 punti raccolti contro le squadre più forti d’Italia, su 34 punti realizzabili. Numeri più che entusiasmanti, che potrebbero bastare per vincere il campionato, se solo nello stesso modo fossero state interpretati tutti gli altri match contro chi, almeno sulla carta, aveva qualcosina in meno dei rossoneri. Per altro in 10 delle sopracitate 12, il Milan, si è sempre dimostrato superiore, a dispetto delle rimanenti 2 perse malamente: Lazio-Milan 0-4 e Inter-Milan 1-0.
E’ probabilmente troppo facile rimuginarci sopra ora e domandarsi se qualcosa in più contro le “piccole” sarebbe potuto essere fatto, ma i Campioni d’Italia (ancora in carica fino a domenica) l’anno prossimo dovranno ripartire da queste certezze, sapendo di non essere inferiore a nessuno e poter battere chiunque, con dei rinforzi certamente, ma il nucleo vincente rimarrà quello anche l’anno prossimo: Tonali, Bennacer, Leao, Theo Hernandez, Maignan, Tomori, Giroud, hanno bisogno di qualcuno che li faccia rifiatare nei momenti di difficoltà, senza che però si mettano a repentaglio punti importanti in palio. Perché se si è stati in grado di battere Inter, Napoli e Juventus, pensare a rivincere il campionato dev’essere visto nuovamente come un’utopia?