Milan, adesso si fa dura. Decidere può essere esaltante per un allenatore: avere a disposizione sempre nuovi metodi per cambiare il proprio gioco è una sfida per un tecnico, che deve anche sapere far coesistere due buoni giocatori nello stesso ruolo. Questa sfida Pioli la sta già facendo nel suo attuale Milan, quello del doppio trequartista. Se l’anno scorso la maggior parte delle partite sono state giocate in quel ruolo da Diaz, questa stagione con l’arrivo di Charles De Ketelaere i due devono saper rispettare le gerarchie e aspettare il proprio momento. Con le continue prestazioni da 6- di CDK, prende quota la titolarità di Brahim, che dal canto suo ha offerto una prestazione da vincente contro la Juventus.
Secondo la Gazzetta dello Sport la staffetta è aperta ed un possibile 4-3-3 non è da escludere visto il risultato avuto contro i bianconeri. In tal senso, possibile però rimanere con il 4-2-3-1 contro il Chelsea domani sera, e la rosea si chiede chi dovrebbe interpretare il ruolo di centrocampista offensivo. Il quotidiano dà ragione allo spagnolo nei seguenti punti: il piede caldo e la cavalcata di sabato, le prestazioni finora deludenti di De Ketelaere ed il suo essere impalpabile, i 3 anni di Milan e quindi comprensione del gioco di Pioli e la versatilità che l’allenatore di Parma vede in lui.
Le ragioni che può avere il belga sono minori ma comunque importanti: la fisicità delle inglesi non consentono a Brahim di giocare corpo a corpo, mentre CDK è un ragazzo statuario, e soprattutto il Milan vuole continuare sulla linea di fiducia imposta dallo stesso Pioli e da Maldini, che in lui vedono un grande futuro e possono permettersi di aspettarlo. Ci si può aspettare anche un’unione di intenti? In fondo, entrambi hanno nelle corde il ruolo di esterno destro, e in un momento pieno di infortuni il loro sacrificio farebbe bene a tutti. Una coesione possibile e probabile, ecco cosa si aspetta il Milan dai loro fenomeni.