Nella vigilia di Milan-Napoli, non mancano gli stimoli per una gara che, sulla carta, vede incontrarsi le due squadre più in forma in questa stagione, sia per quanto riguarda il campionato che la Champions League. Stefano Pioli e Luciano Spalletti hanno sono gli uomini copertina di un match pieno di assenze pesanti, ma non di idee e gioco. La squalifica di Leao, l’infortunio di Osimhen, restano due punti fondamentali su cui discutere, in particolare l’assenza del portoghese. Il marchio di Spalletti, anche contro i rossoneri, sarà il 4231, mentre sponda Milan, potrebbero spuntare nuove soluzioni.

L’emergenza
Pioli è consapevole di quanto Leao sposti in termine di qualità, giocate, e numeri. È assolutamente l’uomo in più, che ha permesso alla squadra di risolvere gare delicate e tatticamente complicate. E se anche il sostituto naturale, ovvero Rebic, è costretto al forfait, allora la situazione è ancora più dura. Nonostante questo, il diavolo ci ha abituato ad imprese importanti, soprattutto con la squadra decimata, usando l’arma migliore: il gruppo. Quindi, partendo da ciò, possiamo dire che chiunque entri in campo, giocherà col cuore e farà di tutto per portare a casa il risultato. A prescindere dal modulo e dalla tattica.

Il jolly
Pobega, De Ketelaere, Giroud, questi sono i nomi principali di quella che potrebbe essere la soluzione più indicata. Al Milan piace giocare uomo su uomo, chiudere gli spazi e ripartire con qualità. Allora ecco che quella che per settimane è parsa solo un’idea, ora potrebbe concretizzarsi. Difesa a tre, centrocampo di ferro e trequarti di fisico e realizzazione. Inserire per la prima volta dal 1’ una formazione con Tomori, Kjaer e Kalulu, formando una costruzione a tre, con il francese che farebbe presto a sganciarsi e creare soluzioni sulla destra. Questo darebbe la possibilità a Calabria e Theo Hernandez, che giocherebbero come esterni di centrocampo, di sganciarsi e giocare più alti. Tonali e Bennacer, capaci di costruire ed interdire, nella loro perfetta posizione di mediani. Con De Ketelaere confermato per la sua qualità e fisicità, capace di perdere pochissimi palloni e lasciato più in alto, a svariare, senza pensare ad inseguire avversari con la marcatura a uomo. Al suo fianco, quello che sarebbe il “jolly” perfetto: Tommaso Pobega. Il gol in Champions League, contro la Dinamo Zagabria, ha finalmente aperto gli occhi a tutti su quanto sia pericoloso negli ultimi metri. Il canterano rossonero ha segnato 10 gol in serie A nelle ultime due stagioni, e anche al Milan ha voglia di lasciare il timbro. Sembra finalmente essere entrato appieno nei movimenti, nonostante gli manchi qualcosina. Al suo posto, in caso, ci sarebbe Krunic, pupillo del mister Pioli, ma non ancora al meglio dopo l’infortunio.
Giroud, intoccabile lì davanti, l’uomo che non manca mai nelle gare importanti. Questo il disegno tattico, che Pioli aspetta da mesi di poter utilizzare, ed il momento pare finalmente arrivato.

L’impronta di squadra
Rodato, assodato, compreso da tutti. Il 4231 dà garanzie e ha portato al Milan lo scudetto. Quindi resta il modulo favorito per la sfida di domani. I titolari sarebbero già scritti, e l’unico cambio obbligato, al posto di Leao, è Alexis Saelemakers. Anche il belga è andato in gol nel mercoledì di Champions, e venne utilizzato nel ruolo di esterno sinistro anche lo scorso anno, nella vittoria preziosissima contro la Roma, chiusa tra l’altro da Rafael Leao, che entrò solo nell’ultima mezz’ora, poiché non al meglio. In quella gara Saelemaekers giocò bene, come tutto il Milan, che pieno di assenti riuscì a demolire la squadra di Mourinho.

Vedremo, dunque, se Pioli sorprenderà tutti cambiando l’idea tattica, ma non l’interpretazione e l’impronta che come al solito indica alla squadra. Entrambe le soluzioni, inoltre, potrebbero verificarsi durante la partita, in base alle varie dinamiche, come ad esempio per mantenere il vantaggio nel secondo tempo. Proprio le sue parole, hanno lasciato questa indicazione: “Vedremo come si metterà la partita per cambiare eventualmente qualcosa in corso“.
Il Milan per allungare, il Napoli per dimostrare, entrambe all’inseguimento del tricolore.