Lo storico tecnico rossonero Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport nella quale ha commentato le amichevoli delle squadre italiane che si sono svolte nella giornata di ieri. Tra queste anche quella del Milan, in Ungheria contro lo Zalaegerszegi: ecco le sue parole.
“Gli altri aggredivano e facevano pressing, i rossoneri indietreggiavano. Nella prima mezz’ora non c’è stata partita. Però ripeto quello che ho detto all’inizio: non si possono dare giudizi definitivi dopo un’amichevole di luglio. Semmai ho notato che il Milan non ha fatto pressing. D’altronde in Italia lo fanno bene soltanto l’Atalanta, il Verona e il Torino. Nel calcio moderno, se non aggredisci, sei fritto in padella“.
Sugli altri difetti: “Diciamo subito che nella formazione iniziale c’erano molte riserve. Ho notato che la squadra si allunga troppo. Oggi bisogna che i giocatori formino un blocco in costante movimento: pronti ad attaccare e a difendere insieme. Al massimo la lunghezza della squadra deve essere di 30 metri, sennò si perdono le connessioni tra i reparti“.
E conclude: “I tifosi devono preoccuparsi? Direi di no, è molto presto. Pian piano i giocatori entreranno in forma e troveranno anche il giusto sistema di gioco. In generale, mi piace che le nostre squadre si misurino con rivali stranieri, così vedono che tipo di calcio si fa all’estero. Velocità, pressing, movimento costante“.