Il tecnico del Venezia Paolo Zanetti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida contro il Milan. Ecco la sua analisi dopo la sconfitta dei suoi per 0-3.
“Abbiamo incontrato che in questo momento può dare 3/4 gol a tutti. Dobbiamo guardare a quello che abbiamo fatto noi: continuiamo a concedere gol dopo pochi minuti. Se si parte con questo handicap tutte le volte diventa difficile“.
Sugli errori sempre uguali: “È sintomo di una certa mentalità che ancora non abbiamo raggiunto e che non possiamo permetterci di non avere. Siamo in Serie A e affrontando queste squadre bisogna essere perfetti. Sono molto arrabbiato non per il risultato, anche se contro il Milan ci sta, ma perché ricadiamo nello stesso problema sul quale credevo di aver lavorato molto“.
E continua: “È normale che noi per come siamo costruiti, non è semplice incidere nella mentalità. È la cosa più difficile e tocca a me farlo. I giocatori devono anche lavorare tra di loro, non basta quello che uno dice, bisogna anche farle le cose. Bisogna fare tesoro degli errori: la ripetitività dell’errore mi dà fastidio“.
Sulla sfida non giocata giovedì: “Sicuramente ci ha penalizzato, anche perché non abbiamo avuto Caldara che per noi è fondamentale. Già lì siamo stati penalizzati, oltre a tutto il resto sul quale non voglio soffermarmi. Dobbiamo trovare questo equilibrio se vogliamo salvarci. Il lavoro col tempo è venuto fuori, sicuramente stavamo giocando meglio prima di oggi, ma è un periodo dove siamo stati più vulnerabili. Dobbiamo recuperare lo spirito che avevamo: pensano che siamo più scarsi di tutti e dimostrare che non è così“.
Su cosa salva della partita: “Salvo delle buone costruzioni. Siamo arrivati tantissime volte un attimo prima del tiro finale o dell’ultimo passaggio, con la palla a terra. Fare ciò con una grande squadra è importante per noi per farci capire quale sia la strada da percorrere. Vogliamo dare un certo tipo di spettacolo per chi ci viene a vedere e probabilmente questo ora ci penalizza un pochino. È un percorso lungo e difficile, ma sono sicuro che ci porterà lontano“.