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MP Var Room – Milan-Atalanta, gli episodi arbitrali visti dal regolamento

Termina con il risultato di 1-2 la sfida valida per l’accesso alla semifinale di Coppa Italia tra Milan e Atalanta a San Siro. Ad arbitrare il match è stato il signor Marco di Bello della sezione di Brindisi. Insieme a lui ci sono stati gli assistenti Colarossi e di Monte e Caputi come quarto uomo. Al Var presenti Valeri e Di martino. Come di consueto si vada ora ad analizzare quanto accaduto nel match nella Var Room.

Il primo tempo vede fin dall’inizio un Milan aggressivo e intenso, mentre l’Atalanta prova a sfruttare gli spazi dei rossoneri per colpire in contropiede. Nella prima mezz’ora di gara non ci sono molti episodi dubbi e la partita scorre anche con buoni ritmi. Il primo episodio dubbio avviene al minuto 35: De Roon e Gabbia si scontrano di testa in area di rigore. I bergamaschi chiedono un rigore per una spinta di Reijenders ai danni dello stesso De Roon, ma l’arbitro giudica il tutto regolare.

Rivedendo l’accaduto, si vede il calciatore rossonero che effettivamente appoggia un braccio su de Roon spingendolo, ma la decisione di Di Bello la si può accettare in quanto rientra in uno dei classici casi di decisione da campo per valutare l’intensità dell’intervento. Certamente Reijnders ha rischiato molto, ma a nostro giudizio un calcio di rigore sarebbe stato eccessivo.

Successivamente il direttore pugliese espelle Gasperini per le veementi proteste. Al minuto 45 arriva il vantaggio rossonero: Reijnders apre largo sulla sinistra per Leao che chiede l’uno-due all’accorrente Theo Hernandez. Il portoghese riceve palla e fa partire un tiro che non lascia scampo a Carnesecchi, siglando il gol dell’1-0. L’azione e la rete sono regolari.

Solo un minuto dopo arriva il pareggio atalantino: Holm dalla destra crossa in mezzo per Koopmeiners che tira ad incrociare e supera Maignan. Non ci sono dubbi, anche in questo caso il gol è regolare. 1-1 a san Siro.

Sul gol del pareggio dei bergamaschi termina così il primo tempo.

La seconda frazione di gioco si apre con un Milan apparentemente più contratto e una Dea che invece prende in mano la partita. Al minuto 57 vi è l’episodio più discusso e controverso del match: Di Bello assegna un penalty ai nerazzurri per un fallo di Jimenez su Miranchuk in area. Dopo un controllo al Var il penalty viene confermato. Dal dischetto si presenta Koopmeiners, che spiazza Maignan e sigla il vantaggio ospite.

Rivedendo a replay l’accaduto si vede il terzino rossonero che interviene deviando leggermente il pallone che comunque cambia la sua traettoria finendo sul fondo. Il tocco sul pallone quindi, se pur lieve c’è e questo scagiona Jimenez dall’aver compiuto un fallo da rigore, nonostante poi inevitabilmente tocchi anche la gamba dell’avversario facendolo inciampare. Rimane quindi strana e poco comprensibile la decisione del Var di non richiamare Di Bello alla revisione, mantenendo così la sua scelta iniziale.

L’ultimo episodio incriminato della gara avviene al minuto 94: sull’ultimo corner in favore dei rossoneri c’è un possibile tocco di braccio di Holm: un check rapidissimo del Var però esclude la punibilità del tocco e il direttore di gara fischia la fine della partita. Rivedendo a replay l’episodio si nota però un braccio comunque staccato dal corpo che contribuisce ad aumentarne il volume; il tocco arriva a seguito di un pallone atteso e quindi gestibile, nonostante comunque la vicinanza tra il tocco e il colpo di testa di Simic. L’episodio è comunque complesso, ma mettendo insieme questi elementi probabilmente la decisione più corretta sarebbe stata una revisione da parte dell’arbitro di quanto avvenuto.

Sul risultato di 1-2 termina la partita, con il Milan eliminato dalla Coppa Italia.

Nel complesso la valutazione della prestazione di Di Bello è stata altalenante, ma le decisioni prese sono da dividere con il mancato apporto e supporto del Var. Ancora una volta si fa fatica a capire il mancato intervento del Var in determinate situazioni parecchio controverse, elemento che necessariamente poi penalizza la prestazione dell’arbitro sul terreno di gioco.

MP VAR Room (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
MP VAR Room (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

 

 

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