Daniele Padelli ha parlato ai microfoni di Udinese Tonight di quanto accaduto nel weekend al Bluenergy Stadium. Prima ancora della partita, ovviamente, gli episodi razzisti nei confronti di Mike Maignan: “Io per lui mi sentivo male. Si dice ‘succedono ancora cose del genere nel 2024’, ma questa piaga c’è sempre stata e non so se è una gara che riusciremo a vincere“, così il portiere dell’Udinese.
“Quello che sentivo nel mio cuore l’ho scritto (sotto al post Instagram di Maignan, ndr). Non per difendere il popolo friulano che non ne ha bisogno, né l’Udinese che è la società più antirazziale del mondo. Volevo solo sostenere Maignan, che immagino si sia sentito veramente male per questi gravi insulti che gli sono stati rivolti. Siamo tutti sbalorditi da quanto accaduto, allora ho deciso di scrivere. Ciò che è successo va al di là del calciatore, va a toccare la persona. Può essere che qualcuno ci passi sopra, altri più sensibili si sentono toccati giustamente nell’animo. Sono fatti che vanno condannati, penso però che questa piaga sociale non vada ricercata tanto nel calcio. Lo stadio è solo il terreno dove questi poco di buono si nascondono nel gruppo e si sentono intoccabili. Il discorso va affrontato a monte, con l’educazione e la cultura delle persone. Questi atteggiamenti sono sintomo di una pochezza disarmante“.
Di seguito la risposta, citata in precedenza, del portiere bianconero a Mike Maignan sotto al suo post Instagram.
“L’Udinese. è una grande famiglia che rappresenta tutto il Friuli e il popolo friulano..e ti assicuro che non c’è regione, società e squadra più multietnica e antirazzista di noi. Ci dispiace davvero molto per quello che è successo ieri sera. Ci vergogniamo tutti per quei pochi.. che anche se fosse stato solo uno, sarebbe stato di troppo.
Il razzismo è purtroppo una piaga della società che negli stadi trova terreno fertile e dove quegli esseri spregevoli ed ignoranti si nascondono nel gruppo sentendosi intoccabili… un po’ come succede sui social. Ti prego di credermi se ti dico che la Società Udinese Calcio, la Curva Nord e tutta la squadra faranno di tutto per far sì che questi pochi stupidi ignoranti non mettano più piede in uno stadio, non solo nel nostro.
Prima del calcio, del risultato e del tifo viene la persona.. e noi, da persone con valori umani importanti, non possiamo far altro che dare tutto il nostro appoggio a te e a chiunque altro subisca discriminazioni di QUALSIASI genere..
Non so se è una guerra che si potrà vincere..ma sicuramente insieme si può fare molto…“.