Sono bastati 420 secondi per rimettere sui binari giusti una stagione che rischiava il tracollo. Sette minuti per Brahim Diaz che hanno il sapore della svolta per il trequartista spagnolo e per i rossoneri. Un gol che ha restituito speranze all’undici di Pioli in vista di un match di ritorno che in troppi avevano già battezzato un’inutile sgambata infrasettimanale e consegna una dimensione onorevole al 10 spagnolo. “Dobbiamo continuare con questo spirito e guardare avanti – ha sottolineato Brahim nel post partita del 14 febbraio – Siamo incredibili, così come i tifosi”. Adesso la grande chance dei rossoneri è puntare ai quarti. “Andare a Londra senza paura”, dice Arrigo Sacchi, sperando che il grande ex allenatore del Milan abbia ragione.
La gara al San Siro non è stata semplice. “Siamo stati attenti, siamo stati compatti. L’unico rammarico è non aver segnato il secondo gol. Il ritorno sarà ancora più difficile“. Ne è consapevole Stefano Pioli che al New White Hart Lane si gioca buona parte di quel che resta di una stagione enigmatica con poche promesse mantenute. Con i londinesi il Milan è apparso lucido, aggressivo, sicuro dietro. L’1-0 è quasi un rimpianto. Ottima gara per Thiaw e Theo, superlativo Diaz che con gli Spurs ha fatto quasi tutto: trequartista, punta, guastatore e mediano. Grande il supporto a Tonali e Krunic. Buone le sgasate di Leao. Bene Kjaer, che ha praticamente annientato una delle punte più forti d’Europa: Harry Kane. Tra le cose che hanno funzionato meglio c’è stata anche il “Theao”: il tandem Hernandez – Leao. “Volevamo attaccare con coppie veloci sugli esterni, è andata bene“, ha detto Pioli. De Ketelaere stecca ancora, mancando un gol che poteva valere la qualificazione.
Nel complesso, però, una notte meravigliosa sotto gli occhi di Cardinale, con un Tottenham impalpabile grazie alla capacità dei rossoneri di chiudere tutti gli spazi. Giusto un paio di brividi su palla inattiva e sofferenza a metà secondo tempo quando il Milan ha ceduto metri preziosi ai londinesi che nonostante tutto hanno perso smalto col passare dei minuti.
Occhio adesso alla gara di Londra. Il Milan in Europa riesce a dare il meglio di sé anche nei momenti difficili. Pioli ha l’occasione di tornare ai quarti dopo tempo immemore ma il passaggio del turno non è dei più semplici. Le quote sulla vincente della Champions League non contemplano il Milan tra le favorite per la vittoria finale. Sugli scudi i soliti nomi: City, Bayern Monaco e Real. Il Napoli prende quota e diventa una delle squadre da battere: quarta nella classifica dei bookmakers. Ma non è detto che la grande esperienza europea dei rossoneri non possa rendere la squadra meneghina una delle outsider.
Resta il fatto che bisogna procedere passo per passo e che per la compagine di Pioli eliminare gli Spurs sarebbe una vera impresa. Il Tottenham occupa il 18° posto nel ranking UEFA, Milan al 31°. I giocatori in di Conte vantano oltre un terzo di presenze in lista Champions in più (532) rispetto ai rossoneri (335): primo posto per Lloris (70), Moura (69), Son (54) e Lenglet (49) rispetto a Ibrahimovic (124 ma out perché escluso dalla lista), quindi Giroud (52), Florenzi (47), Origi (29) e De Ketelaere (22). Valore della rosa, secondo Transfermarkt, 771 milioni per i londinesi, 571 per il club di Cardinale; 9° posto, secondo la Football Money League di Deloitte, per gli Spurs in termini di ricavi (523 mln), 16° per il Milan (264 mln). Una differenza abissale che riverbera sul monte ingaggi e sul mercato di inizio stagione. Insomma, un vero gap tra le due società.
Il Milan torna a giocare un ottavo di finale dopo 9 anni e Pioli dovrebbe optare per un 3-4-2-1 con Maignan tra i pali, Kalulu, Thiaw e Tomori nel pacchetto arretrato, Messias, Bennacer, Tonali ed Hernandez a centrocampo, Diaz e Leao a supporto di Giroud. Fra tutti, il portoghese è il vero atteso per la gara di ritorno: serve la creatività di Rafael e la sua verve finalizzativa. Appuntamento ore 21:00 al New White Hart Lane.
