Mike Maignan non ha avuto una stagione facilissima. Un po’ per il rendimento della tenuta difensiva, un po’ per i continui guai fisici (l’ultimo stop, improvviso, contro la Juventus). E, in un momento in cui il rinnovo è sul banco, il Milan si fa delle domande. Il portiere, pure. Si può andare avanti con questo feeling?
Se lo chiede la Gazzetta dello Sport visti anche gli addii del duo Dida-Betti, staff che aveva permesso a Mike di volare nei primi due anni meneghini. Soddisfazioni tra campionato e coppe? Poche o quasi nessuna. Spesso si vede chiuso in sé stesso e non porta attenzione alla retroguardia. Silenzioso. E intanto, il pensiero resta nel vincere qualcosa…ma il Milan è un cantiere aperto.
Ovvio, in via Aldo Rossi si vuole blindare il portiere e costruire attorno a lui la miglior rosa possibile. A Milanello si ha la certezza che Maignan sia un top al mondo, e perderlo vorrebbe dire vedere svanire un pilastro del diciannovesimo. Allora il club si è deciso: il numero 16 se ne andrà solo per offerte monstre, ma se dovesse rimanere allora la priorità della prossima stagione sarà il prolungamento del suo contratto. Con tutti i margini della trattativa che ne conseguono.