Minuto 20 del primo tempo tra Inter e Milan per i quarti di finale di Coppa Italia: Kjaer si fa male dopo una scivolata per recuperare il pallone su Sanchez e chiede il cambio, permettendo l’esordio, in una partita così speciale e delicata, a Fikayo Tomori, difensore arrivato dal Chelsea in prestito con diritto di riscatto.
TOMORI HA GIÀ CONVINTO TUTTI
Il giovane difensore classe ’97 è entrato in campo proprio nel derby perso per 2-1 martedì sera, ma aldilà della sconfitta, il centrale ha giocato una partita attenta, aggressiva ed ordinata e non gli sono attribuite particolari colpe per quanto concerne i gol subiti dal Milan, arrivati entrambi su calcio piazzato.
“Nel caso di Tomori abbiamo dovuto combattere abbastanza, può offrire una varietà di scelta anche in base agli avversari. È un giocatore che ha velocità e aggressività che altri difensori della rosa hanno in maniera meno spiccata”.
Queste sono le parole di Frederic Massara nel pre partita di Milan-Atalanta sabato scorso. Parole che simboleggiano la forza e la singolarità di un difensore che ha probabilmente caratteristiche uniche e ben diverse rispetto agli altri centrali in rosa. Kjaer e Romagnoli sono bravi nell’uno contro uno e spesso evitano di farsi saltare prima ancora che l’avversario possa tentare di superare la difesa in velocità. Tomori, viceversa, da come abbiamo potuto ammirare già dagli 80 minuti complessivi del derby di Coppa, ha forza fisica, aggressività e velocità. Quelle qualità importanti – nulla da togliere all’importanza di Kjaer e Romagnoli – che nessun altro possiede.
In virtù delle ricadute sempre più frequenti di Kjaer e la situazione ancora prematura di poter vedere Kalulu titolare fin da subito, soprattutto perché il francese arriva da terzino destro, ecco che probabilmente potrà emergere la figura di Tomori, che ha già regalato una prestazione promettente, che auspica a grandi segnali per l’imminente futuro del pacchetto difensivo (in questo campionato) e poi – chissà – anche per il prossimo.