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Tomori in conferenza: “Quando Maldini mi ha chiamato non ho avuto dubbi, volevo venire al Milan. Credo nello scudetto”

Quest’oggi è la giornata di Fikayo Tomori. Il giovane difensore, acquisto in prestito con diritto di riscatto dal Chelsea, si è presentato nella consueta conferenza di presentazione, dopo aver già esordito in maglia rossonera nel derby di Coppa Italia. Ecco le sue dichiarazioni:

Sul suo arrivo al Milan:

Sono molto felice di essere qui, di poter giocare nuovamente. Voglio aiutare questa squadra, essere in campo mi rende felice. È un peccato aver perso la prima partita. È sul campo che voglio dare il mio contributo“.

Sulla Premier League:

“La Premier è molto veloce e aggressiva. La prima partita è stato un derby, una gara molto intensa ed emozionante“.

Sulla scelta del Milan:

“Paolo Maldini, Nesta, Baresi: sono tutti giocatori che hanno giocato qui. Ho sentito la storia del club quando sono venuto qui, lo spirito. Sono sicuro di aver fatto la scelta giusta“.

Sullo scudetto:

Sicuramente credo nello scudetto. La storia del Milan è fatta di trofei, essere in questa posizione ora ci porta a dover provare a vincerlo. Non dobbiamo avere paura di dirlo, dobbiamo avere la voglia di vincerlo“.

Sulla chiamata di Maldini:

Maldini è probabilmente il miglior difensore di sempre, quando il mio agente mi ha detto che voleva parlarmi ero sorpreso. Non ho avuto dubbi quando mi ha parlato, volevo venire qui“.

Sul futuro, tra Londra e Milano:

Con l’addio di Lampard al Chelsea non è propriamente corretto dire che il mio futuro è più lontano da Londra o più vicino a Milano. È stato il mio mentore. Ora, però, penso solo al Milan, sono concentrato solo sul Milan”.

Sul lavoro a Milanello:

“Quando il mister parla cerco di capire cosa dice, ma tutti quelli che lavorano qui mi stanno aiutando. Ero pronto ad andare all’estero e provare qualcosa di diverso. Credo di essere in uno dei posti migliori per farlo“.

Sulle differenze del calcio italiano:

“Ovviamente sapevo sarebbe stato diverso rispetto al calcio inglese. Qui credo che io debba pensare più a come mi posiziono in campo, mi aiuterà a migliorarmi. Sono qui anche per ascoltare i consigli di Maldini e del mister. Credo che ora molte più persone si stiano accorgendo che c’è altro oltre l’Inghilterra. Ho parlato con molti giocatori, credo sia positivo che molti inglesi vadano all’estero. Tutto questo ti dà una visione più ampia del calcio”.

Su Ibrahimovic e Mandzukic:

Giocare ed allenarsi con giocatori come Ibrahimovic o Mandzukic è il massimo. Vederli sul campo e nello spogliatoio è importante per imparare. Sono pronto ad imparare anche dalla loro personalità“.

Sul compagno di reparto, Romagnoli:

“Non sapevo che il Milan fosse stato fondato da un uomo di Nottingham, ma è molto bello. Giocare con Ale nel derby è stato molto bello, spero di poter giocare ancora molto con lui. Spero di poter dare tanto al club per molto tempo”.

Sull’arrivo in Italia:

“Quando ho saputo della possibilità, ho parlato con molti giocatori, anche con Thiago Silva. Tutti mi hanno parlato bene dell’Italia, non che avessi bisogno di ulteriore convincimento, ma sentire ciò è stato rassicurante”.

L’obiettivo in rossonero:

“Ho sempre pensato di dare il massimo con il miglior atteggiamento al Chelsea. I messaggi dei tifosi sono stati belli. Qui ho lo stesso obiettivo: dare il massimo e sono molto affamato di fare la stessa cosa per contribuire alle vittorie“.

Sulla lotta scudetto:

“Siamo concentrati per vincere lo scudetto, ma ci sono molte squadre che vogliono farlo come noi. Noi dobbiamo pensare a vincere ogni nostra partita. Non c’è solo l’Inter, ma alla fine se daremo il massimo sono certo che faremo bene”.

Sul ruolo:

“Per me non è molto importante giocare a destra o sinistra, credo che debba dare il massimo, ascoltando quello che dice il mister. Sono pronto a giocare in qualsiasi posizione“.

 

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