Montagne russe. Così si può descrivere la stagione del Milan, che a grandi linee ricalca quella scorsa. Tanti punti persi in maniera incomprensibile e, soprattutto, tanti rimpianti. È stato un 2023 strano, quello del Diavolo, una semifinale di Champions League non è bastata a coprire le critiche sul quinto posto raggiunto lo scorso campionato (poi divenuto quarto per via della penalizzazione della Juventus), anche perché la semifinale è stata persa non dignitosamente e contro i rivali sportivi di una vita: l’Inter.
Analizzando solo la stagione corrente, i punti di vista sono tanti, forse pure troppi. Da un qual certo punto di vista, è giusto che la dirigenza e i tifosi non siano contenti del lavoro fatto: troppa distanza dalla vetta, sia in termine di punti che in termini di solidità e certezze acquisite. C’è anche da dire, però, che in 23 partite i rossoneri hanno conquistato ben 49 punti, con la media di 2,10 punti per partita.
IL BICCHIERE MEZZO PIENO
È anche giusto vedere la situazione dal punto di vista del “bicchiere mezzo pieno“, era risaputo che con una squadra così nuova si avrebbe fatto tanta fatica a stare dietro a squadre ben solide e costruite da tempo come Inter e Juventus, c’è bisogno di un periodo di assestamento. Il 2024 è iniziato molto bene: in campionato parliamo di 4 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 5, l’unica pecca vera e propria è stata la sconfitta in casa contro l’Atalanta, nei quarti di finale della Coppa Italia.
Le basi ci sono, questo è quello che ci dimostra questo periodo positivo. Ovvio ci sarà bisogno di qualche ulteriore acquisto di spessore, e di aggiustare qualche reparto, ma questa squadra ha ancora grandi qualità ancora da far affiorare. Il futuro può essere sorridente per i rossoneri, che hanno bisogno di tornare a vincere dei trofei, perché lo scudetto del 2022 è solo un lontano ricordo ormai.