È iniziata la settimana santa, quella che porta alla Pasqua e quella che chiude l’ultima sosta dell’anno prima del rush finale di stagione. Il Milan si gioca tanto, sia in campionato che in Europa. Già, un’altra Pasqua a sfondo europeo, ma non poi così tanto. Il futuro del Milan infatti – anche quello europeo – passa dall’Italia, per il secondo anno consecutivo. Quell’Italia prima conquistata e poi sfumata nel giro di pochi mesi, ma questa è un’altra storia.
La storia di adesso deve scriverla Pioli insieme ai suoi ragazzi che si spera possano essere tirati a lucido per un’ultima parte di stagione intensa. La sosta è infatti alle battute finali, alcuni sono già tornati a Milanello, chi acciaccato ma recuperabile chi con qualche giorno di riposo in più che non fa mai male.
Una sfida dietro l’altra
L’avvicinamento alla delicata trasferta di Firenze è appena cominciato. Da domani il gruppo sarà al completo per preparare la partita di sabato sera, il primo mattoncino da mettere sù in quello che si preannuncia un tour de force vero e proprio. Poi Lecce, Roma, Sassuolo, ancora Roma, Inter e Juventus. E poi chissà. Senza pausa, una dietro l’altra. Tutte sfide da dentro o fuori che tanto ci diranno anche di quello che sarà il Milan del futuro. Le voci che si rincorrono hanno Pioli come parola chiave, ma anche questa – per tutti – è e deve essere un’altra storia.
Con le unghie e con i denti, Europa League, basi solide
Il Milan deve pensare al presente e a rendere onore a quella che – dal punto di vista dei risultati – non è stata poi un’annata così da buttare. Un secondo posto in campionato (che va mantenuto con le unghie e con i denti), un’eliminazione ai gironi di Champions che però apre nuovi orizzonti (vedi Europa League) ed una crescita sotto diversi aspetti che potrà essere utile sempre e comunque (basi solide per giocarsela fino alla fine).
Un vestito buono da indossare
Dalle parti di Casa Milan non è ancora tempo di tirare le somme ma arrivare all’ultima sosta con ancora qualche obiettivo nel mirino è tanta roba. Poi quello che sarà, sarà. Adesso conta ripartire a mille, come si è andati a riposo. Non sarà facile, certo, ma le sfide hanno nel tempo forgiato un Milan pronto a tutto. Il vestito buono è quasi pronto, qualche piega qua e là che entro sabato dovrà tornare a posto. Poi si parte. Da Pasqua fino alla fine della stagione. E non sapere quale e quando sarà la parola fine può anche spiazzare un po’ ma la bussola rossonera deve sempre avere il proprio punto Cardinale. Quale sarà?