Ci risiamo, un’altra sosta scorre lenta e inesorabile sul campionato di Serie A. La pausa Nazionali, specie ultimamente, sta diventando sempre di più un incubo per i tifosi. Oltre al weekend svuotato dalle partite, c’è il rischio infortuni pronto a farsi vivo.
Club, società, tifosi, fantallenatori, tutti preoccupati per i calciatori che vengono “spremuti” e che spesso devono cedere ai carichi di lavoro o alla sfortuna. Ne sa qualcosa il Milan che come ogni anno, puntualmente, si trova a riempire l’infermeria a cavallo della sosta e che rischia di affrontare in emergenza gli impegni più importanti della stagione.
Un deja-vu della scorsa stagione. A “riposo” con la rosa quasi al completo e il morale a mille (l’ultima prima della pausa di ottobre aveva visto Pioli trionfare a Bergamo contro l’Atalanta), i rossoneri sono stati costretti a fare i conti con diversi infortuni che da lì a poco hanno seriamente minacciato il prosieguo della stagione del Milan.
Da Maignan al covid di Theo Hernandez e Brahim Diaz, dagli infortuni muscolari di Calabria e Rebic agli affaticamenti di Tomori e Giroud fino al crociato di Kjaer. Una vera e propria catastrofe che si era abbattuta in quel di Milanello e che molti avevano imputato alle Nazionali e ai troppi impegni ravvicinati che coinvolgevano i giocatori.
Quest’anno lo spartito sembra non essere cambiato. E i protagonisti sono ancora gli stessi. Calabria, Theo Hernandez e Tonali hanno dovuto dare forfait appena terminata la gara contro il Napoli. Maignan è invece uscito acciaccato dalla sfida di Nations tra Francia e Austria. Il Milan attende notizie e spera non si tratti di nulla di grave. La storia si ripete, l’esito sarà lo stesso dell’anno scorso?
