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Da Tonali a Radu, in tre giorni è cambiato tutto. Ennesimo sliding Doors della stagione

Il 92′ di Lazio-Milan sarà difficile da dimenticare, ma soprattutto è stato l’ennesimo sliding Doors di una stagione pazza, entusiasmante, dai mille colpi di scena. Cambiano gli scenari, cambiano le favorite, cambia la condizione fisica, ma soprattutto mentale delle pretendenti allo scudetto. Milan, Inter e Napoli si sono alternate in vetta, si sono alternate nel ruolo della “favorita” e si sono alternate, anche e soprattutto, nel mancare l’appuntamento con la conferma, con la presa di posizione netta ed inequivocabile, quella che avrebbe spazzato via dubbi, incertezze ed equilibrio. Ora, a quattro giornate dal termine di questo campionato, il Napoli è ormai (a meno di clamorosi colpi di scena) fuori dalla lotta e sono rimaste Milan e Inter. E, se ci limitiamo alle due compagini meneghine, gli sliding doors di questa stagione sono già stati diversi, tanti, forse troppi per le coronarie dei tifosi delle due squadre. Il gol di Sandro Tonali al 92′ di Lazio-Milan, per ora, è certamente l’ultimo e, gli scongiuri sono d’obbligo, i tifosi rossoneri sperano soprattutto che sia davvero quello finale. Una porta girevole che ha completamente terminato la sua rotazione quando ieri sera, poco dopo l’80’, il portiere di riserva dell’Inter, Radu, ha commesso quell’ingenuità che ora permette al Milan di essere al comando con due punti di vantaggio dall’Inter, ma soprattutto senza asterischi.

Da Tonali a Radu, uno sliding doors lungo tre giorni

Genoa – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Il momento slinding doors della stagione, l’ultimo come detto, è senza dubbio da immortalare in quella palla che Ibra ‘spizza’ per Sandro Tonali e che finisce la sua corsa alle spalle di Strakosha. Poi, il delirio, la corsa sotto la parte dell’Olimpico riservata ai tantissimi tifosi rossoneri e l’esultanza di un popolo intero. Prima di quell’entusiasmante momento, però, il destino del campionato e della stagione sembrava ormai segnato. Un pareggio all’Olimpico, soprattutto dopo la sconfitta per 0-3 nel derby di ritorno in Coppa Italia e il sonante successo nerazzurro contro la Roma del giorno prima, avrebbe di sicuro compromesso la corsa scudetto dal Milan. Se non dal punto di vista matematico, per lo meno sotto l’aspetto mentale. Stesso discorso vale per l’Inter che, senza il gol di Tonali, sarebbe probabilmente volata sulle ali dell’entusiasmo verso il suo ventesimo scudetto. Ed invece, quel gol è pesato come un macigno anche nella testa e nelle gambe dei giocatori dell’Inter nella gara di ieri a Bologna, in cui sono passati subito in vantaggio, ma sono rimasti bloccati dopo il pareggio di Arnautovic. Bloccati nella testa, nelle gambe, nelle idee, nel gioco. Poi è arrivata la papera di Radu a segnare definitivamente l’ultimo sliding doors. Dal gol di Tonali al 92′ di domenica sera, all’erroraccio di Radu sul finale ieri sera. Tre giorni in cui è cambiato tutto. Mentalmente e a livello di prospettive di classifica, da qui alla fine della stagione, con i rossoneri che ora sono di nuovo padroni del loro destino.

Da Giroud a Tonali, gli sliding Doors della stagione

Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Quello di Tonali, completato dalla papera di Radu, come detto, è solo l’ultimo sliding doors di questa incredibile stagione. Tra Milan e Inter, ormai uniche pretendenti al titolo, possiamo contarne almeno altri tre in questo campionato. Si comincia ad inizio novembre. Il Milan, in testa con il Napoli, è sette punti sopra l’Inter in classifica e si gioca il primo derby stagionale. Palo di Saelaemakers, tap in facile sbagliato da Kessie. Dal possibile -10 ad un pari che lascia tutto così. L’Inter non viene ammazzata, risorge, vince otto partite consecutive e si porta in testa. Almeno fino a metà febbraio, almeno fino al sabato successivo al secondo sliding doors stagionale. Inizio febbraio, è ancora derby della Madonnina. L’Inter domina il primo tempo, passa in vantaggio con Perisic, ma Magnain e un po’ di fortuna tengono a galla il Milan. Poi arriva Giroud, arriva una doppietta in 3′ ed il Mondo cambia di nuovo. L’Inter accusa il colpo, il Milan recupera punti e si riporta in testa. Almeno fino al terzo sliding doors stagionale. Siamo ad inizio aprile. I rossoneri hanno sei punti di vantaggio sui cugini in crisi (Inter con una partita in meno) che giocano un match decisivo allo Stadium contro una lanciatissima Juventus. I bianconeri giocano meglio, ma non riescono a segnare. Un contestatissimo rigore, realizzato al secondo tentativo da Calhanoglu, dà la vittoria all’Inter e la forza per vincerne quattro di seguito. Il Milan gioca il giorno dopo in casa contro il Bologna e sente la pressione. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca e che sei giorni dopo viene replicato in una scialba partita nella Torino granata. Il Diavolo non è più padrone del proprio destino e il sogno scudetto sembra ormai andato. Almeno fino agli ultimi tre giorni, almeno fino all’ultimo (per ora) sliding doors della stagione.

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