Il Milan accantona il passo falso dell’esordio contro la Cremonese e trova a Lecce la prima vittoria in questa Serie A. A decidere il match sono le reti di Loftus-Cheek e Pulisic nel secondo tempo.
Lecce-Milan, primo tempo
Per la prima trasferta stagionale, Allegri cambia un solo uomo rispetto all’undici sceso in campo all’esordio contro la Cremonese: Pulisic non è al meglio e va in panchina, al suo posto Musah (che sarebbe con le valigie in mano), che va a destra con Saelemaekers a supporto di Gimenez. Ricci ancora in panchina, con Allegri che conferma in mediana il trio composto da Fofana, Modric e Loftus-Cheek. Di Francesco con il solito 4-3-3 con Camarda (in prestito dai rossoneri) a guidare l’attacco con ai suoi lati Pierotti e Tete Morente. Parte decisamente meglio il Milan, subito in pressione: al terzo minuto, i rossoneri passerebbero anche in vantaggio con una grande inzuccata di Gabbia su angolo di Modric, ma l’arbitro viene richiamato al VAR per una spinta del difensore su Coulibaly e annulla. Passata la paura, il Lecce prova ad alzare il baricentro e spingersi in avanti, ma la partita latita di grosse occasioni, almeno fino al minuto 35 a cavallo del quale il Diavolo ha due importanti occasioni nel giro di un paio di minuti, entrambe con Loftus-Cheek.
Nella prima, il centrocampista controlla male davanti a Falcone che lo chiude con i tempi giusti; la seconda è ancora più pericolosa, con il cross di Gimenez su cui Musah fa da sponda per l’ex Chelsea, che trova la reattiva respinta di Falcone. La prima occasione degna di nota del Lecce arriva a due dall’intervallo: Pierotti prova a sfondare la difesa rossonera, ma viene chiuso e la palla arriva a Kaba che da ottima posizione calcia male con il sinistro. Nel quarto dei cinque minuti di recupero, clamorosa occasione per il Milan: filtrante di Fofana che mette Gimenez davanti al portiere, ma il messicano da posizione defilata chiude troppo il sinistro e non inquadra la porta. Il Milan insiste: cross di Fofana, che sul secondo palo trova Pavlovic il cui tiro cross viene messo in corner di piede da Falcone.
Lecce-Milan, secondo tempo
La partita di Camarda dura solo 45 minuti, perchè all’intervallo il giovane attaccante viene sostituito da Stulic, mentre nessun cambio nel Milan. Il centravanti serbo fa subito a sportellate con la difesa rossonera: su una sua sponda si fionda Kaba, il cui sinistro viene svincolato da Kaba ed è facile preda di Maignan. Il Milan ci prova al decimo con Estupinan che raccoglie lo scarico di Modric, ma il suo mancino è fuori misura. Tre minuti dopo, angolo di Modric, Pavlovic colpisce di testa e Gimenez non ci arriva di un soffio. All’ora di gioco, il Milan troverebbe di nuovo il vantaggio, con Gimenez che riceve il filtrante di Saelemaekers e di destro batte Falcone, ma ancora una volta il VAR cancella l’esultanza rossonera, segnalando il fuorigioco del messicano. La terza occasione è quella giusta: Saelemaekers viene steso da Gaspar e conquista una punizione battuta da Modric; a centro area è Ruben Loftus-Cheek a svettare più in alto di tutti e trovare finalmente il vantaggio rossonero. A venti dalla fine, Milan vicino al raddoppio, con il destro di Fofana servito da Gimenez su cui vola Falcone.
Alla mezz’ora, grande sortita di Pavlovic, che recupera palla e parte in contropiede, salta un uomo e serve Gimenez, che controlla male e viene chiuso al momento del tiro. Subito dopo, Allegri opera i primi cambi, inserendo Ricci e Pulisic per Loftus-Cheek e Saelemaekers. Il Lecce prova a rendersi pericoloso con il filtrante di Morente per Stulic, che calcia in condizione precaria e trova Maignan a mettere in angolo. Risponde il Diavolo con il destro di Ricci da posizione defilata, su cui Falcone di distende e mette in corner. A quattro dalla fine, il Milan raddoppia: lancio di Maignan, Gaspar sbaglia l’intervento e favorisce Christian Pulisic, che davanti a Falcone apre il piattone sinistro e trova il 2-0. Subito dopo, Allegri regala l’esordio in Serie A al classe 2006 Balentien, che fa rifiatare Gimenez. Nei cinque minuti di recupero, il Milan amministra il vantaggio ed espugna così Lecce. La Lecce del nostro Lino, che da lassù avrà sicuramente esultato…


