Negli ultimi tempi si è tanto parlato di Noah Okafor e Samu Chukwueze, attaccanti del Milan che sembrano essere più in forma di tanti altri, ma che continuano a partire dalla panchina senza possibilità di incidere dal primo minuto. Ma, mentre il secondo nell’ultimo periodo ha giocato un po’ di più, il primo continua a vedere il campo soltanto per brevissimi spezzoni di partita. Eppure, nonostante questo scarso minutaggio, l’attaccante svizzero, ex Salisburgo, è spesso decisivo quando entra dalla panchina ed i suoi sei gol, conditi da un assist, in campionato dimostrano che Okafor è un calciatore di sicuro affidamento che si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa dalla panchina. Di questi sei gol, infatti, cinque sono stati realizzati da subentrato nell’ultima parte di gara e quelli contro Sassuolo, Lazio al ritorno e Udinese, sono stati assolutamente decisivi per permettere al Milan di portare a casa ben sette punti.

Okafor, sempre positivo da prima punta

Nella conferenza stampa di oggi, che ha preceduto il match di domani nel tardo pomeriggio contro la Juventus, alla domanda sull’impiego esiguo che lui sta riservando a Okafor e Chukwueze, su tutti, Stefano Pioli ha risposto in questo modo: “Stanno bene e sono pronti per giocare, poi le scelte spettano a me”. Insomma, il solito modo per far capire a tutti che non conta chi è più in forma, ma conta semplicemente chi sceglie lui e per il resto, forse, ci sarà spazio a partita in corsa. Eppure, sia nei due match contro la Roma che contro l’Inter, gli ingressi di Chukwueze e Okafor hanno dato elettricità alla squadra e anche una pericolosità diversa. Non sappiamo come sarebbe andata a finire se i due avessero avuto più spazio, ma soprattutto lo svizzero sembra abbia giocato molto meno di quanto meritava, soprattutto nelle partite decisive della stagione. In estate era stato preso come alternativa alla punta centrale e/o alternativa a Leao, ma Okafor sarebbe in grado anche di agire tranquillamente come seconda punta o trequartista dietro alla prima punta. Un jolly prezioso che è stato troppo presto bocciato come punta unica. Eppure, nelle gare in cui ha giocato da riferimento unico lì davanti, a Cagliari e Verona, Noah non ha mai deluso, ha segnato, fatto segnare ed è sempre stato pericoloso.

Le scelte di Pioli per Torino, Okafor ancora in panchina

Molti si aspettano che Okafor possa avere più spazio da prima punta in questo finale di stagione, ma nonostante lo scarso momento di forma di Giroud, che oltre all’età e già un sicuro partente e l’infortunio occorso a Jovic che lo mette fuori causa per Torino, contro la Juventus Pioli sembra intenzionato ancora una volta a schierare il francese al centro dell’attacco. Ancora panchina quindi per Okafor che forse troverà spazio nel secondo tempo. Una scelta che non capiamo assolutamente e che sembra fuori da ogni logica, sia pensando al presente che in prospettiva futura. Considerando lo stato attuale delle cose, sicuramente Okafor garantisce più mobilità e dà meno punti di riferimento rispetto ad un appannato Giroud. Guardando al futuro, invece, lo svizzero classe 2000 potrebbe usufruire di queste ultime cinque partite per entrare ancora di più negli schemi del Milan e partire ancora più pronto nella prossima stagione. Ci sarà sicuramente un nuovo allenatore, forse anche un altro modulo e queste sono sicuramente due buonissime notizie per Noah che ha una voglia matta di giocare ed incidere di più di quanto abbia potuto fare quest’anno.