Da cinque giorni è ufficialmente aperta la finestra di mercato invernale anche per il campionato di Serie A. Durerà fino alla fine del mese e come ogni occasione, per settimane verremo sommersi da indiscrezioni, smentite, rumors e annunci vari, con relativi formule di acquisto, fantasiose e non.

Questa sessione coincide anche con un’ondata di contagi che cavalca a velocità mai vista ed inevitabilmente ha travolto anche il mondo del calcio che immune non è dalla pandemia. Regna al momento ancora il caos a livello di regolamenti, nonostante il Covid sia presente ormai da quasi 2 anni.

Il nuovo protocollo della Lega, imporrebbe a tutti i club di serie A di giocare le partite in calendario, purché si abbiano 13 calciatori schierabili, tra cui almeno un portiere. Come limite anagrafico tra gli arruolabili, è stata inserita il 31-12-2003 come data di nascita, in pratica si vanno a coinvolgere anche le squadre Primavera, che tuttavia a loro volta hanno visto match di campionato e coppa italia rinviati almeno fino a metà mese, a causa proprio della situazione epidemiologica.

Una contraddizione in termini quella di pescare in caso di necessità dalle giovanili quand’esse hanno le proprie competizioni bloccate, ma per non toccare interessi economici legati a diritti televisivi e calendari iper affollati, vedremo questo e altro.

In attesa che anche il governo settimana prossima si pronunci in merito, limitando probabilmente l’ingerenza delle ASL, il calciomercato arriva in parziale aiuto alle tante squadre decimate. Nella NBA hanno reso più semplice l’acquisizione di giocatori con contratti di 10 giorni (formula comune e già in uso), rendendo più elastica la gestione dei rinnovi di questa tipologia di ‘assunzione’. Nel calcio si potrebbe pensare di prorogare di qualche settimana la finestra nella quale poter effettuare operazioni in entrata, per poter passare un inverno più turbolento ma possibilmente più equo e competitivo?