Analizzando lo stato di salute dei club di Serie A, dopo la stagione 2022/23 i ricavi complessivamente sono stati da record e hanno permesso di diminuire le perdite, seppur soltanto di poco. Calcio e Finanza ha riportato un analisi molto dettagliata sulla situazione dei club che nelle ultime cinque stagioni hanno hanno preso parte alla Serie A.
I ricavi dei 20 club di Serie A nella scorsa stagione (2022/23) hanno raggiunto quota 3,5 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3 miliardi del 2021/22 e ai 3,4 miliardi della stagione 2018/19. Nel complesso, le società non avevano mai registrato ricavi così alti a livello aggregato. Tra i motori più importanti nei profitti, spicca senz’altro il discorso legato alle attività commerciali (+20% rispetto al 2021/22) e i ricavi da stadio. Nel 2022/23 i ricavi da diritti audiovisivi continuano così ad essere la principale fonte di entrata dei club: 1,48 miliardi.
Ma se da un lato, le entrate ci sono state e hanno contribuito a un miglioramento nel corso degli ultimi anni, spicca l’evidente crescita ancor più rapida dei costi. Per i club di Serie A, i costi operativi sono stati 2,87 miliardi di euro nel 2022/23, in linea con la stagione precedente. Una crescita che pone il suo focus soprattutto sull’aumento dei costi del personale (+8%) e degli altri costi (+24%). Restano stabili invece le cifre legate agli ammortamenti e le svalutazioni.
Provando a tirare le somme sulla differenza tra i costi operativi e i ricavi, i dati del risultato netto aggregato 2022/23 registrano un rosso 441 milioni di euro rispetto alla perdita di 998 milioni nel 2021/22. Ultimo dato significativo riguarda il trend dell’indebitamento: rispetto al 2021/22 è diminuito l’indebitamento lordo, pari a 4,6 miliardi (-5%).