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Chiarite le reali aspettative di mercato. Ora parola di nuovo al campo. Quali sono le aspettative di mister e società?

Abbiamo analizzato in queste settimane come sia pian piano cambiata la strategia di mercato dei rossoneri: in prima battuta sembrava dovessero arrivare rinforzi in diverse zone di campo, poi solo in difesa e centrocampo, poi solo un centrale, chiudendo invece con un bilancio sostanzialmente pari tra entrate e uscite: Gabbia e Terracciano IN, Krunic e Pellegrini OUT.

Saldo economico positivo per circa 5 milioni di euro, ma rosa non allungata e qualitativamente non troppo variata. Le riflessioni di quest’oggi a livello mediatico son state diverse e lo stesso Pioli è tornato sull’argomento nella conferenza stampa pre Frosinone, lasciando intendere che il vero obiettivo importante era un difensore centrale pronto, che conoscesse la Serie A, che parlasse italiano (Buongiorno? Kiwior?). Pertanto non era semplice chiudere un’operazione che avesse questa tipologia di target e tutte le altre piste di calciatori alternativi in prestito secco o affini, non erano in realtà contemplate, né dalla società né dallo stesso Pioli.

Queste affermazione diplomatiche e ragionevoli, assieme a quelle di Ibra che hanno rafforzato pubblicamente la figura dello stesso tecnico di Parma, hanno un po’ smorzato l’aria di rivoluzione sulla panchina del Milan. Il gennaio complicato con pochi centrali di difesa è stato superato piuttosto bene nel complesso. La classifica ha visto un consolidamento del terzo posto, tuttavia però senza concedere sogni di rimonte miracolose sul duo di testa.

Vero è che febbraio sarà un mese diverso. Riparte l’Europa League e il calendario torna ad esser intasato. Attraverso le scelte dell’allenatore capiremo le vere ambizioni di squadra e club. Sei partite in 22 giorni, col mid season playoff contro il Rennes, e Frosinone, Napoli, Monza, Atalanta in campionato. Una fetta significativa della stagione passa da qui e domani in pratica parte il tour de force.

Vedremo di nuovo Simic in rotazione come anticipato dal mister? Verrà riutilizzato Theo centrale magari inserendo con più calma Terracciano? La sensazione, per toni e atteggiamento, è che davvero sembra non esserci alcuna polemica intestina. Vedremo se l’unità d’intenti coltivata a parole nelle varie interviste e dalle cene di squadra, potremo apprezzarla allo Stirpe, alba di un mese strategico.

Milan: Zlatan Ibrahimovic, Giorgio Furlani (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Zlatan Ibrahimovic, Giorgio Furlani (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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