Il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, è intervenuto alla lezione, tenutasi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano “Calcio, democrazia, mercato“. Ha affrontato diversi temi: dagli arbitri fino al restyling di San Siro. Ecco le sue dichiarazioni riportate da Calcio e Finanza.
Su San Siro:
“È chiaro che è la sua ristrutturazione è la soluzione migliore, perché parliamo di due squadre che tra competizioni europee e altro non è facile ricollocare. Già con la Fiorentina ci sono stati problemi enormi al solo ipotizzare e domandare, figuriamoci con Milan e Inter insieme. Ottimista? È la proposta più ragionevole, infatti addirittura il primo progetto era quello di costruire accanto a San Siro, così si continuava a usare il Meazza“.
Sul tema del “professionismo degli arbitri“:
“È un tema che abbiamo proposto perché secondo noi un problema che abbiamo in Italia è che c’è la cultura del sospetto, tutto quello che contribuisce a cancellarla è positivo, come gli strumenti tecnologici. Avere un corpo arbitrale come in Premier completamente staccato aiuta a fare questo, è una proposta che noi portiamo avanti. È chiaro che dobbiamo ridurre il margine d’errore“.
Sulla Supercoppa italiana in Arabia Saudita:
“La competizione nasce alla fine degli anni ’80, più di un terzo delle finali sono state disputate all’estero perché la partita di Supercoppa è sempre stata vista come un’occasione per esportare all’estero il calcio italiano. È una promozione culturale, chiaramente un ritorno economico per tutte le squadre di Serie A. Il tema semmai è sulla scelta del Paese. Il calcio è un’industria, l’Arabia Saudita è un gigante dell’area con cui l’Italia ha ottimi rapporti da diverso tempo e li ha sempre avuti. Quindi in una condizione del genere le critiche che sono arrivate mi sono sembrate francamente eccessive“.