La vittoria in rimonta nel pomeriggio contro l’Udinese ha permesso al Napoli di agganciare il Milan in vetta alla Serie A. Per staccare nuovamente i partenopei – e per portarsi a +6 sull’Inter, fermata sul pareggio a San Siro dalla Fiorentina – il Diavolo è chiamato a vincere in quel di Cagliari, contro i rossoblù reduci da due sconfitte consecutive. Pioli cambia due uomini rispetto all’undici visto contro l’Empoli una settimana fa: a sinistra torna Theo Hernandez dopo la squalifica, mentre Tonali – debilitato dalla febbre – si accomoda in panchina, lasciando spazio a Brahim Diaz, con Kessie che torna in mediana. Mazzarri con il consueto 3-5-2 molto difensivo: in campo ben 6 difensori, davanti con Joao Pedro c’è Pavoletti.
Cagliari-Milan, primo tempo
L’avvio del Milan è prepotente, ed onestamente non ci si spiega come sia possibile che al quindicesimo i rossoneri non siano già in vantaggio, viste le tre nitidissime occasioni che capitano alla squadra di Pioli nel primo quarto d’ora. Al settimo la prima, ed è clamorosa: cross Theo Hernandez, sponda di Messias e Giroud da due passi con la visuale aperta non inquadra incredibilmente la porta con il destro. Al tredicesimo, fa tutto Kessie, che lascia partire un bolide dai venticinque metri, con la palla che si stampa sul palo alla sinistra di Cragno. Un minuto dopo, altra incredibile chance, stavolta per Brahim Diaz, che tutto solo davanti al portiere sardo apre troppo il piattone mandando largo. Il Milan crea tantissimo e nei successivi dieci minuti ci provano prima Messias e poi Bennacer, entrambi con il sinistro: quello del brasiliano è debole e facile preda di Cragno, quello dell’algerino è invece alto. La prima conclusione dei padroni di casa arriva solo al minuto 37, con un tentativo di Grassi che si spegne sul fondo. Con un tiro di Theo Hernandez terminato largo, si conclude a reti bianche un primo tempo che ha visto il Milan produrre tantissimo in fase offensiva, ma senza concretizzare.
Cagliari-Milan, secondo tempo
La ripresa inizia sotto una pioggia battente e senza cambi, ma con lo stesso canovaccio, ovvero con il Milan proteso in avanti. La prima occasione capita subito sui piedi di Leao, il cui destro però è fuori misura e termina lontano dallo specchio. Lo stesso portoghese cinque minuti dopo ha un’ottima palla sul sinistro, la conclusione sembra indirizzata verso l’angolino ma arriva la deviazione di un difensore rossoblù, che accomoda la palla per Cragno. Il portiere del Cagliari si supera poco dopo sulla gran conclusione di Theo Hernandez, che l’estremo difensore toglie dal sette. All’ora di gioco, il Milan finalmente la sblocca, e lo fa con un gran gol di Ismael Bennacer: sponda di Giroud per l’algerino, che trova di controbalzo un sinistro nell’angolino sul quale Cragno non può che restare immobile. A venti dalla fine, i primi cambi di Pioli: dentro Krunic e Rebic al posto di Diaz e Leao. Ad un quarto d’ora dalla fine, occasione per il Cagliari: il tiro del neoentrato Deiola diventa un assist per Joao Pedro, che controlla e calcia, trovando la decisiva deviazione di Tomori ad alzare in angolo. Due minuti dopo, altro cambio nel Milan, con Pioli che inserisce Saelemaekers per Messias. Al minuto 82, Mazzarri rompe gli indugi, inserendo Pereiro e Keita al posto di Bellanova e Grassi. Il Cagliari si sistema con un 4-2-3-1 con Joao Pedro, Pereiro e Keita alle spalle di Pavoletti. Al minuto 84, incredibile occasione per il Milan: i rossoneri partono sei contro quattro, Rebic serve Calabria che tutto solo davanti a Cragno calcia addosso al portiere sardo. A tre dalla fine, c’è spazio anche per Ibrahimovic, che rileva Giroud. Allo scoccare del novantesimo, Cagliari ad un passo dal pareggio: cross dalla destra, Pavoletti schiaccia di testa e colpisce in pieno la traversa. All’ultimo minuto di recupero, Saelemaekers ha sui piedi la palla del raddoppio, ma Lovato mura il suo tiro a tu per tu con Cragno. Poco male, perchè il Milan inanella il terzo 1-0 consecutivo e si mantiene solitario in testa al campionato.