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Serginho: “Leao è capace di far innamorare lo stadio. Theo mi piace molto, ha alcune mie caratteristiche”

StarCasinò Sport ha intervistato in esclusiva Serginho direttamente a Casa Milan. Ecco le parole della leggenda rossonera nella lunga Q&A.

Su Berlusconi:Il ricordo più felice che ho del dottor Berlusconi è quando mi ha chiamato per il rinnovo del contratto, e mi ha detto ‘Guarda Sergio, so del tuo valore, però più un uomo ha soldi, più ha problemi’. Ho questo bel ricordo“.

La finale di Manchester: “Un periodo molto bello per la società, perché lavorava per quella Champions League. Il Milan non la vinceva da tanto tempo, e la squadra è stata formata per vincere. Ha avuto un sapore migliore per aver battuto Inter e Juventus, due grandi avversari nel campionato italiano“.

Assist-man per Inzaghi contro il Bayern Monaco: Se racconto tutti gli assist che gli ho fatto rimaniamo qui 12 ore, ma l’assist per il Bayern Monaco è stato diverso. Abbiamo affrontato una squadra in grande crescita in Europa, e noi abbiamo solo pareggiato. Con Billy abbiamo visto che avevamo tanti spazi sulla sinistra, perché il loro terzino era stanco. Dopo 5 minuti trovo subito l’assist in una partita tesa, e la soddisfazione della vittoria a Monaco è stata grande“.

La parata di Abbiati su Kallon: Una situazione bruttissima. Una squadra preparata per andare in finale e che rischia di essere eliminata per un errore di concentrazione. Se non ci fosse stato Abbiati staremmo parlando di un’altra storia, staremmo piangendo. Il Dio del Calcio ti regala sempre qualcosa quando hai un obiettivo finale”.

I rigori di Manchester:Non sono stato freddo, quei 30 metri lì sono i più brutti della vita di un calciatore. Tanta responsabilità e tutte le storie della tua vita che vengono visualizzate nella tua testa, grazie a Dio è andata bene“.

La sua partita più bella, il derby del 6-0:Sicuramente. Quella partita rimarrà nella storia. Ho amici interisti, e continuano a dirmi che fa più male il 6-0 rispetto al doppio derby di Champions League del 2003“.

L’azione spettacolare per il gol di Shevchenko contro la Sampdoria:Era il disegno della nostra squadra. Era una squadra che si capiva con un’occhiata, sapevamo cosa pensavano i nostri compagni. Ci siamo detti che era un gol da PlayStation. Abbiamo fatto 60 metri con 4/5 tocchi. È stato un gol difficilissimo da fare perché la squadra avversaria era posizionata bene. Per me una delle reti più belle della storia del Milan“.

Il successore: A me piace tanto Theo Hernandez. È un giocatore che corre molto con la palla, invece io andavo senza e cercavo la profondità. Tuttavia ha alcune delle mie caratteristiche“.

Differenze negli ultimi 20 anni nel calcio:Nel calcio di oggi si corrono troppi rischi, soprattutto nell’uscita della palla. Quando ero piccolo, il più scarso andava in porta. Invece, oggi dev’essere un numero 10 ed in tal senso è tutto completamente cambiato diventando l’undicesimo giocatore di movimento e rischiando molto. Noi preferivamo recuperare palloni piuttosto che un gol subito per un passaggio sbagliato“.

Su Ancelotti: Carlo è un esempio. È un allenatore che ha la chiave giusta per vincere nel calcio moderno pur venendo da una generazione di giocatori del passato. Ha trovato questo equilibrio, questa magia e la capacità di portare ancora a casa successi pur essendo qualcosa di difficilissimo. Lui ha avuto l’intelligenza di diventare un tecnico attuale anche se lui fa parte di un’altra epoca, più tradizionale. Soprattutto è un uomo in grado di creare rapporti umani oltre a capire molto di calcio“.

Cosa vuol dire per lui il Milan: Il Milan per me è stata la mia passione da sempre. Sono tifoso rossonero dall’età di 13-14 anni grazie agli olandesi che sono passati di qua, Van Basten, Gullit. Il fuso orario tra Italia e Brasile è di 4 o 5 ore e io tutte le domeniche mi alzavo alle 10 per vedere questa squadra giocare e dopo tanti anni ho avuto la possibilità di giocare qui“.

La squadra ed i tifosi: Il legame e la passione tra il Milan e i tifosi è ancora ad oggi ben visibile. Quando vai a San Siro, questo amore per quella squadra lo si sente in virtù anche del fatto che abbiamo vinto tanto sia in Italia che in Europa. Noi siamo stati protagonisti di quei successi e la gente non dimentica“.

Su Leao: Lui è portoghese quindi ha certamente qualche caratteristica tipica dei brasiliani. Mi piace quando parte, punta l’uomo ed è sempre sorridente ma ha la cattiveria agonistica che serve per fare male. Lui è quel giocatore capace di far innamorare uno stadio ed ha nel sangue il DNA del calcio“.

Augurio per il Milan: Da tifoso auguro il meglio il Milan. Spero che continui il percorso vincente che ha iniziato prima con la vittoria dello scudetto e poi con la semifinale di Champions League“.

Rui Costa
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