Scacciare la crisi con l’uomo del momento. Olivier Giroud ci pensa sul campo di San Siro e dietro la scrivania di Casa Milan, anche se non è ancora arrivata l’ora di metterci una firma. Dopo aver superato con sofferenza la prova Torino, la Gazzetta dello Sport parla del numero 9 ed il legame stretto con il club rossonero.
Quello visto con i granata è sembrato un attaccante in forma Mondiale: cattivo, lucido e capace di far lavorare gli altri, trovando poi la via del gol con un imperioso stacco di testa. Stadio che poi inneggiava il suo nome con liberazione, perché è stato uno degli MVP ma soprattutto il match-winner dopo un mese, dimostrando affetto al popolo milanista.
“Si è girato Giroud“, si cantava a San Siro. “Ha firmato Giroud“, vorrebbero cantare Maldini e Massara, che non hanno ancora trovato l’intesa sperata negli scorsi giorni ma sanno di poter contare sulla voglia di Milan del francese, che ad oggi ha dimostrato di essere un ultras più che un calciatore. La maglia stretta ed il conseguente bacio sono più di un indizio.
